Rilanciamo anche su HyperBros.com l’articolo di Beppe Severgnini, pubblicato oggi sul Corriere della Sera. Il tema dell’articolo è la violenza verbale che, talvolta, caratterizza gli interventi pubblici ed i commenti in rete di militanti e simpatizzanti del Movimento 5 Stelle nei confronti di persone che si siano trovate ad esprimere critiche verso M5S.
Nell’articolo, Severgnini riporta la sua recente esperienza personale e si nota che il livello della violenza verbale, nonché la gravità degli insulti ricevuti dal giornalista sono, in effetti, piuttosto inquietanti. Commenti, volgari e minacciosi, pubblicati anche sul blog di Grillo. Tuttavia, a me sembra che l’elemento di rilievo dell’articolo stia nel nesso (quasi) logico che l’autore stabilisce tra lo stile tribunizio, con toni non di rado esasperati del leader del Movimento e la tendenza presente in alcuni militanti-simpatizzanti ad esprimersi in modo violento.
Avevo rinunciato a dire la mia sulle sciocchezze di Becchi, icona del Movimento, proprio perché, per l’appunto, ritenevo si trattasse di sciocchezze. Ma ora mi sembra utile approfittare dell’articolo del Corriere per chiedere ai nostri Parlamentari lucani 5 Stars, la Cittadina Portavoce Mirella Liuzzi ed il Portavoce Cittadino Vito Petrocelli, cosa ne pensino della questione “violenza verbale” e dei connessi pericoli. Ammesso che ce ne siano di pericoli e che, soprattutto, si riescano a vedere. Naturalmente, la domanda è posta anche a tutti i militanti lucani del M5S.
Per onestà, va detto che i nostri eroi di Basilicata li conosciamo già abbastanza (nel bene e nel male) e sappiamo che si sono sempre tenuti lontani dalle pose pseudo-diciannoviste che, purtroppo, affliggono qualche fazione di 5 Stelle. Magari, aggiungo, la relativa prudenza di linguaggio potrà dipendere anche da una sottile forma di “fare scafato” acquisita nell’antica formazione politica da uno dei due Portavoce. Ma questi fatti, comunque, ovvero la durezza delle posizioni sempre nel quadro della correttezza dialettica sono, ad oggi, acquisiti per quanto riguarda il Movimento 5 Stelle in Basilicata.
Concludo osservando che, per un Movimento come 5S che presenta qualche radicata inclinazione anti-sistema, lo stigmatizzare e l’isolare gli estremismi(sti) dal potenziale violento, dovrebbe rappresentare una costante attività politica ed educativa dei dirigenti (o dei Portavoce, se preferite chiamarli così) e dei militanti più avveduti.
Francesco Foschino desiderava inviare un commento a questo post, ma per questioni tecniche non è riuscito a farlo. Lo inserisco io al suo posto:
“Da un lato ritengo che i commenti ad un blog sono liberi e rispecchiano solo il pensiero di chi li scrive, pertanto non sono affatto ascrivili a M5S.
D’altro canto mi preme segnalare come sia facile vedere la violenza del fiume che rompe gli argini e molto meno facile vedere la violenza degli argini che lo contengono”
Dunque, come accade in quest’epoca di reti sociali diffuse, ci sono commenti sparsi tra Facebook e Twitter.
Un commento di Gianni Perrino su Twitter è simile alla seconda parte del commento di Francesco Foschino. L’argomento, in sostanza, è che ci sono varie forme di violenza, non solo quella verbale, all’interno del sistema. E che quindi è riduttivo guardare solo a qualche intemperanza verbale di esponenti del M5S. Si nota qui come i miei amici siano molto giovani e non abbiano potuto quindi seguire le argomentazioni dei militanti dell’Autonomia Operaia e dell’estrema sinistra negli anni 70 sull’esistenza di fome di violenza ben più profonde e gravi rispetto a quelle esercitate dal movimento. Confido nel fatto che, essendo più vecchio di Perrino e Foschino, Petrocelli ricordi quella fase storica e i gravi errori del movimento che poi condussero alla sua sconfitta.
Invece Miss Ida Leone su Facebook ha osservato che i Cittadini Portavoce sono sempre stati politicamente corretti nelle proprie esternazioni (e mi scuso per aver qui riportato l’essenza del suo commento). In verità, concordo su questo punto e l’ho anche scritto nel post. Aggiungo che la nostra commentatrice avanza dubbi sul fatto che questa strada politicamente corretta sia stata sempre seguita dai militanti lucani. Ma lei ci lascia con puntini sospensivi e, quindi, noi non possiamo che seguirla………..
Magari prendere anche la prima parte del mio commento non sarebbe stato male:
“I commenti ad un blog sono ascrivibili solo a chi li scrive e non al M5S”
Ops, scusami non pensavo facesse parte del commento. Scusa
Donato, avevi riportato correttamente anche quel concetto, Foscus si riferiva al fatto che mi ero concentrato solo sulla seconda parte del suo commento. E infatti non sono d’accordo nemmeno sulla prima. Ma scusate se su questo blog, poniamo così per ipotesi, uno commentasse scrivendo che: “Petrocelli non vale nemmeno il prezzo della pallottola da piazzargli in mezzo agli occhi” (che è una delle frasi lamentate da Severgnini anche se non è precisato dove sia stata pubblicata), io mi aspetterei prima di tutto che Hyperbros intervenisse censurando il commento. Se invece ciò non accadesse, e dunque il commento fosse liberamente pubblicato, andrei da Donato Mola, cioè il titolare del blog, con un bastone e lo picchierei (ciò sempre a proposito della non violenza!), per aver consentito la pubblicazione del commento violento.
E’ la solita storia. C’è stato e c’è sempre chi è più cattivo, più ladro, più disonesto, più volgare di me. Perciò posso continuare ad essere disonesto, violento, ladro e volgare. Io ho fatto il professore per trentanove anni. Se ad un alunno, e ancor meno ad una alunna, avessi detto vaffa… o altro della stessa fattezza, giustamente mi sospendevano, trasferivano, licenziavano. E nessuno mi avrebbe tolto la querela dei tanti genitori giovanilistici che difendono il vaffa e altro… Se una professoressa avesse fatto il gesto della Santanchè col dito medio ai suoi studenti, sicuramente avrebbe trovato sulla sua strada, al buio, una squadra di ragazzi… Se un dottore, in corsia, avesse detto un bel vaffa o altro…al vecchio genitore o alla vecchia madre di uno dei tanti giovani che difendono il realismo e l’efficacia di certe espressioni, non credo che questo sostenitore del linguaggio realistico esulterebbe e dedurrebbe che, grazie a quel linguaggio, il suo vecchio padre e la sua vecchia madre si sono sentiti più gratificati e più a loro agio in pigiama da ammalati…
Invece su internet ognuno è responsabile di ciò che scrive, e non il contenitore che ospita tali commenti,
Quindi questo post avrebbe senso se si riportano dichiarazioni ufficiali o ufficiose di attivisti con nomee cognome. Trattandosi di nick anonimi su siti vari, non vedo perchè e ler come ascriverli a m5s.