POLICORO – Il festival organizzato dagli amici dell’associazione policorese la Mela di Odessa ha festeggiato la decima edizione (anche se nel calendario ufficioso il conteggio farebbe segnare due anni in più). E come ogni anno il titolare del blog si concede un periodo di ferie da trascorrere sul litorale jonico in coincidenza con le date della “kermesse” musicale.
Ormai da diversi anni mi sento parte di questa bellissima famiglia di persone, e quindi offro il mio modesto contributo per quel poco che posso fare. E loro mi coinvolgono facilmente, anche perchè le nostre visioni di “cultura” coincidono al millimetro.
Oltre ai “concerti” classicamente intesi, organizzano svariate attività. La più importante secondo me è quella rivolta ai più giovani: i seminari musicali, nei quali i musicisti più “anziani” dedicano il proprio tempo per trasmettere la propria esperienza ai bambini e ragazzi. Alla fine delle giornate del festival i risultati delle varie “classi” (chitarra, tromba, batteria, basso e canto) sono condivisi col pubblico del Blues in Town tramite un “mini-saggio” sul palco principale, allestito sul lungomare di Policoro.
Nella giornata conclusiva del festival abbiamo (con la band B-Funk ovvero “Brigante Funk”) presentato in anteprima il brano “Briganti”. Una rivisitazione della canzone popolare che denuncia la “nuova” invasione piemontese in terra di Basilicata. Questo blog ha promosso la realizzazione di un “concept – video” al grido di “Giù le mani dalla Lucania” che potete vedere qui.
Nel corso della cinque giorni policorese sono state svolte altre attività, coi workshop fotografici (Uno scatto di Blues) e “focus” tematici. Quest’anno il tema di “Matera 2019” è intervenuto a “disturbare” per alcuni piacevolmente e per altri no, il clima allegro e festoso della manifestazione.
Alla fine però si tratta delle solite chiacchiere vacue, che quando si torna a Matera dopo le vacanze ti rendi conto che la musica è sempre la stessa, anzi se vogliamo è pure peggiorata: alla totale assenza di iniziative estive si è aggiunto il clima intimidatorio scatenato dalla ordinanza “anti-movida” e soprattutto dagli intensificati controlli “anti-emissioni sonore” disposti dopo una riunitone del comitato per la sicurezza pubblica della Prefettura di Matera (sic!).
Purtroppo in città e a partire dal primo cittadino, la musica “altra” rispetto a quella “silenziosa” del jazz o della classica rientra nella categoria “luna park”. E all’interno del reportage ho riportato l’atteggiamento critico del sindaco di Policoro, verso una Matera poco orientata ai territori della propria provincia: “Prima di essere capitale europea, dovreste essere capitale in regione”.
E dico con forza che dovremmo guardare agli esempi, straordinari che ci offrono le località della costa e dell’entroterra, e di queste associazioni di persone che mettono al servizio dei propri territori, agevolati dalle locali amministrazioni, iniziative “popolari” ed inclusive.
Chiusa parentesi e speriamo che ci si mostri più tolleranti e soprattutto che si torni ad incentivare la musica (tutta) anche in città. Ma non nascondiamo ormai la disillusione e lo sconforto.
Per il resto, vi lascio al racconto che ho realizzato in video e che sarà anche trasmesso sul canale del digitale terrestre 111 TRM h24 nelle giornate di sabato 17 (ore 15.45 e 20.45) e domenica 18 agosto (ore 16.45 e 21.45). Buona visione.