La mia prima reazione è stata: “ok vi siete presi la mortadella, però lasciate in pace i Blues Brothers”. Operazione studiata a tavolino, riuscita per la felicità di alcuni blog e testate nazionali. Ma diciamoci la verità, in quanto a viralità e diffusione la coda mediatica non è stata efficace come speravano.
In questi ultimi giorni invece, quel diavolo d’un Silvio sta impazzando in rete su Twitter con l’hashtag #virestituirò. Riferimento ironico all’annuncio shock di “restituire l’IMU agli elettori”. Il “meme” (propagazione in stile passaparola in rete) si è trasferito anche su Facebook e gli utenti ormai si esercitano nel costruire nuove frasi da attribuire a Berlusconi, che così sta facendo il giro delle varie bacheche. Tanto da arrivare ad avere una pagina con quasi 100.000 “Mi Piace”, un blog in stile Tumblr! e registrare un dominio internet http://berlusconirestituiscecose.com
Oggi ho commentato il “fenomeno” in questo modo
#virestiturò di Berlusconi supera #pdbrothers! Le #campagne #virali più efficaci “nascono da sole, vengono fuori già con le parole” (cit.)
— HyperBros.com (@hyperbros) 05 febbraio 2013
Provo ad esprimere meglio il mio punto di vista: le campagne virali, i meme o le operazioni di guerrilla marketing più efficaci sono quelle che hanno il sapore dell’improvvisazione, o che sembrano nascere spontaneamente dal basso. L’operazione dei PD Brothers, sembra troppo costruita a tavolino e forzata. Quella di Silvio è nata (o sembra nata) dagli utenti della rete. E per questo motivo si sta diffondendo a macchia d’olio.
E così Roberta Maggio (Responsabile New Media Forum Ict del Partito democratico) pubblica sull’Huffington il suo, interessante, punto di vista. E i dubbi stanno via via diventando certezze.
Ma chi c’è dietro questa pagina che si è organizzata anche in un tumblr e pare abbia anche registrato un sito? Cogliendo una suggestione che ieri girava su Facebook, si può ragionevolmente immaginare che dietro ci sia uno staff o comunque qualcuno vicino a Silvio Berlusconi? Certo, i creatori non si sono manifestati, nonostante il grande successo, e i meme non sono proprio cattivissimi. Allora per un attimo facciamo finta sia così: in questo caso staremmo facendo ironia con un suo strumento.
Ma anche se così non è, siamo sicuri che noi che continuiamo ad alimentare quella pagina e quell’hashtag lo stiamo solo prendendo in giro? In sostanza stiamo continuando a far girare un messaggio che sarebbe rimasto circoscritto a domenica 3 febbraio e ai titoli dei giornali di lunedì 4 febbraio. Insomma non sarà che gli stiamo facendo campagna elettorale a nostra insaputa e che noi ne ridiamo ma qualcuno sta ridendo di noi?