OpenPolis propone: voi siete qui.

Schermata 2013-02-12 alle 18.24.27La redazione di OpenPolis comunica di aver appena pubblicato la nuova edizione di voisietequi.it il test-politico elettorale per aiutare i cittadini ad orientarsi al voto, in occasione delle elezioni politiche del 24 e 25 Febbraio 2013.

Per scegliere chi votare alle prossime elezioni, non sempre si può fare affidamento su informazioni corrette ed esaurienti. Diritti civili, economia, Europa, ambiente. Cosa ne pensano i partiti? Su cosa si differenziano?

Abbiamo selezionato i 25 temi più importanti e su quelli abbiamo interrogato le liste elettorali. La quasi totalità ha risposto direttamente, per le altre abbiamo ricavato noi la loro posizione analizzando i programmi elettorali e le dichiarazioni pubbliche. In pochissimi casi, in mancanza di risposte e documentazione, abbiamo dovuto procedere con l’esclusione.

voisietequi.it propone ai cittadini-elettori di rispondere ad un questionario che restituisce come risultato il partito più vicino alle proprie posizioni. Inoltre, al termine del test viene elaborata una mappa visuale che colloca l’utente nel grafico delle distanze esistenti fra le diverse liste.
Il progetto non si esaurirà con l’elezione del nuovo Parlamento, ma proseguirà per tutta la durata della Legislatura. Infatti, con il contributo di quanti risponderanno al questionario, abbiamo l’obiettivo di monitorare l’operato di Deputati, Senatori e Governo per verificare che gli impegni assunti in campagna elettorale vengano rispettati.

Io ho provato… ed io risultato è a dir poco sorprendente! Provate anche voi a rispondere alle domande, e se volete, indicate nei commenti la vostra “posizione”.


Blogger, musicante, lettore, disegnatore e giornalista digitale (in erba).

12 Comments

  1. AntonioR. says:

  2. Angelo says:

    Faremmo un belll’affare se trattenessimo il 75% delle tasse in Basilicata 😛

  3. Foscus says:

    Sel sta col PD.
    RC sta con Mastrosimone.
    Sono coerente col mio voto 🙂

  4. AntonioR. says:

    A quanto pare l’urban blog non ha una maggioranza stabile, a meno di un governo di unità nazionale. Vabbè che come diceva il senatore Ziccardi la miglior democrazia è quella in cui si decide in numero dispari e possibilmente inferiore a tre.
    Foscus, alla luce del tuo esito, non ho capito se sei vicino a 5 Stelle con il cuore o con la testa. O con i piedi.
    Sarei curioso di vedere il test di Materatown e quello di Gioschi.
    Invece, sconsiglio di effettuarlo (sempre il test) al Senatore Petrocelli, a pochi giorni dal voto meglio non rischiare. Sempre al Senatore, mi permetto di suggerire l’approfondimento della distinzione tra spesa corrente e spesa per investimenti, o tra reddito e patrimonio: non puoi finanziare una spesa di parte corrente (e permanente), con la vendita una tantum dell’argenteria di famiglia (patrimonio). O meglio, nessuno può impedirtelo una volta al governo ma, sia da destra che da manca, non può essere interpretata come una scelta saggia e lungimirante. Questo sempre per la serie che un conto è contestare e lanciare stelle nello spazio, un altro bel conto è governare. Una nazione, una regione, una provincia e perfino un comune.

  5. La cosa interessante è che, in fondo in fondo, c’è qualcosa che accomuna tutte queste così variegate teste. Ma non riesco proprio a capire cosa! 🙂

  6. AntonioR. says:

    Cosa accomuna così variegate teste? Ipotesi: e se fossero tutte delle ottime teste di c***o?

  7. Foscus says:

    Perchè Antonio? È la forza politica a me piú vicina nei programmi dopo Sel e Rc, su 15 forze politiche totali.

    Se a questo aggiungiamo 2 fattori, la vicinanza é sostanziale:
    1- Sel è nella medesima coalizione del Pd, il che l’allontana, e Rivoluzione Civile è un concentrato di vecchia partitocrazia, ed in Basilicata la referente è Mastrosimone
    2- il test NON tiene in conto che a contraddistinguere il M5S non é tanto il programma quanto il metodo della democrazia diretta e la funzione degli eletti come portavoce, contrapposta alla democrazia rappresentativa e degli eletti come rappresentanti.

    PS: riguardo a Petrocelli, se non citi o linki il riferimento, il tuo appunto diventa nebuloso.

  8. AntonioR. says:

    Foscus, dovremmo dare per scontato che su 15 forze la vicinanza ad alcune si può escludere apriori, che altrimenti rischieresti di trovarti vicino a Donato Mola!
    il punto 2 è però più convincente: diciamo che, in effetti, i programmi vanno e vengono mentre il metodo rimane.
    Nel frattempo, sempre su twitter, vedo che il Senatore Vito mi ha spostato dal Cretaceo al Giurassico quale “esperto di politica”. Ci deve essere proprio una deformazione geologica del nostro capolista!
    Il mio appunto si riferiva alla proposta di finanziare il reddito di cittadinanza con il taglio delle opere pubbliche “inutili”. Proposta avanzata ieri, mi pare, dal Senatore in un’intervista a una tv locale. Il link si trova alla pagina twitter di Petrocelli. Che seguo con la dovuta attenzione data l’importanza del nostro leader locale di 5 Stelle. In verità, oltre al finanziamento di questa misura con il taglio agli investimenti, si proponeva anche di ricorrere al taglio delle pensioni d’oro, che in effetti è una uscita corrente. Se ho ben compreso, si vorrebbe fissare un tetto invalicabile a 5.000 euro mensili. Dunque, se un soggetto percepisce per esempio 50.000 euro mensili di pensione (beato lui), gli tagliamo per decreto il 95% del suo reddito! Ma qui, forse, il Senatore Vito, più che sullo Ionio, stava sognando di essere intervistato in una dacia sul Mar Nero, intorno al 1924.

  9. Foscus says:

    Si può anche pensare di ridurre della metà quanto percepito oltre i 5.000 euro, quindi nel tuo esempio, percepirebbe comunque 30.000 euro circa.
    Poi, scusa, non hanno forse per decreto prolungato l’età lavorativa prima della pensione o diminuito la MIA futura pensione di cifre anche maggiori?

  10. AntonioR. says:

    Dunque, mi costringi ad approfondire e ad entrare nei dettagli.
    Il mio voleva essere un invito, rivolto al Senatore ed al Movimento, ad essere un pò più attenti nella enunciazione di proposte. Aggiungo, che sarebbe importante limitare pure la demagogia, merce sempre abbondante in campagna elettorale, ma altrettanto regolarmente pericolosa e scivolosa.
    Visto che sulla critica alla confusione tra spese correnti e spese di investimenti non dici nulla, inferisco che concordi sul punto: una misura importante come il reddito di cittadinanza richiede molte risorse e nella forma enunciata da Senator Vito, 2-3 anni di erogazione a 1.000 euro al mese, ha dei costi notevolissimi. L’asfaltator cortese non quantifica ma è difficile che occorrano meno di 10 miliardi di euro all’anno per finanziare la misura. Cioè, se la misura, per ipotesi, rimane in piedi per 20 anni, c’è bisogno di 200 miliardi. Forse anche 250-300.
    E’ chiaro che anche il taglio delle pensioni d’oro si può fare, cioè che anche questi “diritti acquisiti” possono (e devono) essere toccati. Ma non certo nella misura del 90%, o anche del 50%, che altrimenti più che un taglio si trasforma in un esproprio.
    Insomma, torno al punto di fondo che il passare, per il 5 Stelle, dagli effetti speciali del “vaffa continuo” o del “io ti asfalto, tu mi asfalti”, alla elaborazione di proposte politiche e di programma serie non è affatto un’impresa banale.
    E meno male, e gliene rendo volentieri atto, che il Senatore nell’intervista non ha proposto di finanziare il reddito di cittadinanza con il finanziamento monetario della spesa pubblica da parte della Banca Centrale Nazionale, una volta che con Grillo Presidente del Consiglio saremo usciti dall’euro. Risolvendo così d’incanto tutti i nostri problemi di penuria e di debito pubblico accumulato. Certo, devono essere davvero molto stupidi tutti questi politici italiani e mondiali, che non hanno capito quanto sia facile, tornando alla lira e con un semplice colpo di penna di un banchiere centrale italiano, risolvere i nostri disastri macroeconomici.

  11. mario scalcione says:

    Forse sara un utopia, forse pura demagogia,ma non si capisce perché si può togliere 20 euro a uno che ne prende 500, che non li basta neanche per vivere,si può togliere a chi non riesce a mettere insieme il pranzo e la cena non paga le cartelle di equitalia, o peggio tolgono i macchinari al’imprenditore perché non riesce a pagare i debiti alle banche e le tasse allo stato Forse è permesso l’omicidio di stato?ma non è permesso l’esproprio?,è credo e sono convinto che uno che prende già ora 5 mila euro al mese non se la passa male,sicuramente, avrà un conto corrente bello sostanzioso, un patrimonio immobiliare non indifferente ecc.forse alle uniche cose che sarà costretto a rinunciare sara qualche vacanza in meno in posti lussuosi.
    Secondo il mio modesto parere, non è una questione di costi,ma di furbizia.Su questo punto la vedo difficile, vai a controllare questa massa di persone che possono creare veramente un aumento di lavoro nero( noi non siamo tedeschi, ma siamo italiani è il nostro dna è molto diverso)