Nuova Giunta Pittella. (Video)Editoriale di Antonio Ribba

Antonio RibbaIeri (domenica) Marcello Pittella intorno alle ore 14.00, subito dopo aver firmato il decreto di nomina della squadra di assessori che lo coadiuverà in questa legislatura, si è rivolto ai lucani in un video-messaggio diffuso via Facebook, per spiegare le ragioni della sua scelta “di rottura”.

Abbiamo provato anche noi a rispettare i suoi stessi tempi di pubblicazione, ma non siamo riusciti nel proponimento. Il nostro video-messaggio, ovvero l’editoriale di Antonio Ribba, arriva con quasi mezz’ora di ritardo rispetto ai tempi preventivati.

I nostri attenti lettori ci hanno subito bacchettato. Ed hanno ragione. A nostra (parziale) discolpa il fatto che lo staff di HyperBros non è così efficiente, e numeroso come quello del neo-governatore. Luca ci consiglia però “assumere” due esterni. Ci penseremo…


Blogger, musicante, lettore, disegnatore e giornalista digitale (in erba).

10 Comments

  1. Angelo says:

    Uau, il videomessaggio, a vent’anni dal Primo inimitabile!!! Hai bruciato sul tempo Casalgrillo e Napolitano!!! 😛

  2. giorgio says:

    Ribba però il pigiama potevi anche toglierlo…

  3. Giovanni Caserta says:

    Caro Ribba,

    anch’io sono stato oggetto di telefonate, con cui mi si chiedeva che cosa mai pensassi della Giunta Pittella. E mi sono trovato in difficoltà. E’ da una vita che mi schiero contro gli assessori esterni. Una Giunta fatta tutta di assessori esterni, perciò, non poteva e non può trovare il mio consenso. Però dal male, a volte, per ragioni hegeliane (ma anche la Provvidenza cattolica sembra agire allo stesso modo), si può – chissà – ricavare il bene. La Giunta Pittella è il segno del totale fallimento della politica lucana. In fondo, Pittella, mossosi alle primarie contro il PD, è diventato Presidente contro il PD ed ha fatto una Giunta contro il PD. E’ la riprova che il PD, come partito, non esiste. Ci sono individui (non individualità), lobbies (non correnti), famiglie (non sezioni)… A guardar bene la Giunta Pittella vale una specie di commissariamento della Regione, sorta di “epoché” politica. La politica, insomma, è messa “tra parentesi”. Che cosa potrebbe succedere? Lo dirò in breve e senza mezzi termini. Magari – dico – si distacchino le varie antezze, i vari defilippo, i vari santarsiero, i vari viti, i vari chiurazzi, in una sorta di scrematura e affinamento che lasci riapparire il nucleo di ispirazione sociale, se non socialista, con attenzione e cura di classe verso il mondo del lavoro e dei lavoratori! Voglio dire, come ho scritto altra volta, che ho voglia di sinistra chiara e netta. Gli altri si facciano il centro e si facciano la destra, ma non allevino il loro sostanziale conservatorismo e moderatismo e familismo sotto l’ala della sinistra. Che se poi la Provvidenza cattolica, o astuzia della Ragione, facesse capire che una Regione di 585.000 abitanti, formata di anime diverse (almeno quattro: Lagonegro, Melfi, Potenza e Matera) è un assurdo e la si sopprimesse, beh, allora griderei “Viva Pittella, uomo della Provvidenza e della Ragione”!

  4. AntonioR. says:

    Video-messaggio? Esagerato. Mancava il tempo e la connessione e Donato ha avuto questa idea al volo. Il che spiega anche l’informalità estetica. Per quanto io fossi convinto di indossare uno dei miei migliori maglioni!
    Potrebbero essere i Pittella gli strumenti della Provvidenza o della Ragione Storica, come dice Giovanni Caserta? Non credo. Tuttavia, alle volte accade che siano personaggi dell’Antico Regime a promuovere i cambiamenti. Per ora resto scettico.

  5. Kit Karson says:

    Interessanti queste osservazioni del Professore, che oltre al look semi-parideleporaciano e al dalemiano “Diciamo”, esibisce un’ammirevole capacità di dire pane al pane e vino al vino, senza timore di rendersi antipatico ai potenti locali.
    Evidentemente, la sua cultura e la sua intelligenza lo pongono un gradino più in alto rispetto a loro.
    La sua tranquillità di giudizio deriva probabilmente anche dal fatto che – per quanto ho capito leggendo qua e là le pagine web locali – vive ed opera a distanza di sicurezza.
    Permettetemi di aggiungere che la nomina della compagine in questione rappresenta la sconfitta della politica, non solo del PD.
    E poichè la politica è espressione della società, questa giunta è il simbolo dell’impoverimento ideale e culturale della società italiana tutta.

  6. AntonioR. says:

    Ho notato anche io una certa tendenza al “diciamo”. Se con Donato ripeteremo l’esperimento, emenderò.
    Invece, spero che Paride Leporace, sempre originale ed elegante nella scelta del look, non si adonti per il paragone. Ma è pur vero che c’è un “semi”.
    Devo dire che io non ho l’impressione, osservando da lontano, che in Basilicata sia limitata, o auto-limitata, la libertà di critica al ceto politico. Tuttavia, si deve ammettere vivendo e lavorando (o cercando lavoro)in loco, qualche condizionamento ci può essere, data la pervasività della politica lucana.

  7. paride leporace says:

    Rispetto Ribba da tempo ma evitate paragoni esagerati. Uno dei miei vanti è quella di aver visto pubblicato la mia foto tra i benvestiti (ero in compagnia di Philippe Daverio, Martina Stella e i principi di Kent) nella pagina dello Stile del Magazine del Corriere della Sera. A Ribba quel che è di Ribba a Leporace quello che piu’ gli piace

  8. Dai che con Daverio avevi sconfinate praterie davanti 🙂

  9. Kit Karson says:

    Caro Prof.AntonioR,
    non è autolimitata la critica, per esempio a Matera?
    E com’è allora che tante scelte al limite dell’ assurdo di questa amministrazione comunale sono divulgate solo da una nota trasmissione satirica locale, con la quale – sia chiaro – non ho niente a che fare se non che è per me irrinunciabile la puntata quotidiana?

  10. AntonioR. says:

    Se tu hai ragione, sull’autocensura, la cosa è inquietante. Ma attendo altre verifiche. Certo, la corsa verso il 2019 ha probabilmente l’effetto, almeno in questo momento, di uno spot anti-critiche, sul genere: “Taci, il nemico ti ascolta”.

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