Grande scalpore ha fatto in città il presunto aumento dei prezzi che si sarebbe verificato in occasione del Presepe Vivente. Tam tam sui social network, articoli di giornale e comunicati stampa di varie associazioni. Tanto rumore per nulla, si direbbe: non c’è stato nessun aumento dei prezzi.
Tale presunto incremento poggia infatti su due scatti fotografici: il primo riguarda uno scontrino di 8,80 euro, ed il secondo un foglio di carta con la dicitura “Pane di Matera 3 euro al Kg”. Insomma è basato su Pane e Cioccolata.
Analizziamo i due presunti aumenti.
Lo scontrino di 8,80 euro non riporta né l’esercizio dove è stato emesso, né il genere di merce acquistata, ma solo un generico 8,80 euro. Chi ha condiviso la foto ha detto di aver consumato solo due cioccolate calde, aggiungendo poi che erano “in tazza grande” e che quindi erano “corrette con liquore e panna”, e che venivano da un “bar di Piazza Vittorio Veneto”. Non abbiamo elementi terzi per sapere se davvero lo scontrino si riferisse a queste due tazze di cioccolata, ma anche ammettendo ciò, al massimo si può affermare che in quel bar la cioccolata calda costa troppo.
Per dimostrare l’aumento dei prezzi, è necessario disporre di un precedente scontrino, emesso dallo stesso esercizio, a seguito dell’acquisto dei medesimi beni, e rilevare un aumento di prezzo dal confronto fra i due scontrini. Qui purtroppo abbiamo un solo ed unico scontrino, e possiamo solo discutere di quanto sia cara la cioccolata in quel bar, non di quanto e se questa sia aumentata.
A dirla tutta, è parer mio che il prezzo non sia affatto elevato, ma perfettamente in linea con i bar della zona centrale di Matera.
Il secondo scatto riguarda un foglio con la scritta “Pane di Matera 3 euro al Kg.” Il prezzo medio del pane materano nei panifici
Non desta nessuna meraviglia constatare che il pane che nei panifici è venduto a 2,20 euro, in una bancarella del Presepe costi 3 euro, proprio come una bottiglietta d’acqua costa 30 cent al supermercato, 1 euro al bar, 2 euro ad un concerto e 3 euro all’aeroporto. Se scattassi una foto ad un concerto a Matera: “Bottiglietta d’acqua: 2 euro” non potrei affermare che a Matera hanno aumentato il prezzo dell’acqua perché di solito nei bar costa 1 euro: potrei solo dire che al concerto l’acqua costa di più che nei bar. Potrei dire cioè solo una ovvietà.
Spiace che per far leva su luoghi comuni e ragionamenti di pancia si sia screditata la categoria degli esercenti cittadini, accusandoli di aver speculato sui turisti. Ritengo che in una libera economia di mercato, cioè quella in cui viviamo (piaccia o non piaccia) i commercianti materani avevano ed hanno tutto il diritto di aumentare (e abbassare) i prezzi a seconda della domanda di mercato, e fare questo non equivale a speculare, che è approfittare di un bisogno indifferibile, ma solo adeguare il prezzo alla domanda.
Lo scandalo è proprio il contrario; la vera notizia è questa: nonostante un aumento dei prezzi sarebbe stato legittimo, nessuno ne ha approfittato!
C’erano decine di migliaia di persone concentrate in poche ore, e persino durante il Presepe Vivente, il 3 e 4 gennaio, gli esercenti materani hanno lasciato gli stessi prezzi di un 6 novembre qualunque.
Non sono stati i commercianti a speculare sui turisti (sia perché l’aumento non c’è stato, sia perché non avrebbe costituito speculazione) ma sono stati giornalisti a speculare sui commercianti (inventandosi un aumento e sulla base di questa invenzione accusarli di truffa).
W Pane e Cioccolata