Matera, com’è e come sarà. Piazza Vittorio Veneto

Nei prossimi anni, in vista del 2019, molti cantieri, pubblici e privati, saranno avviati in città. Inauguriamo una serie di video in cui Donato Mola e Francesco Foschino documentano lo stato attuale dei luoghi e ci raccontano come diventeranno a breve. Cominciamo dal cuore pulsante della città: Piazza Vittorio Veneto, in cui a breve inizieranno i lavori.

4 Comments

  1. Simeone Andrulli says:

    Sempre un piacere ascoltarti Francesco… ottimo lavoro

  2. Domain seo says:

    È vero che al peggio non c’è mai fine, come al solito noi materani sappiamo farci male da soli, il commentatore ha ben reso lo scempio che verrà posto in essere, nel 1991 ricordo le polemiche di cui lui parlava, niente traffico niente alberi, i flussi turistici e non solo ci testimoniano che invece la pedonabilitá è diventata un’opportunità e che qualche albero non guasterebbe, per il resto abbiamo scoperto un vaso di Pandora ( in questo caso fatto di sole visioni positive) che adesso scelleratamente andremo a coprire, spendendo soldi pubblici. Non è il caso di fermare questa idiozia? O si esalta ancor di più il patrimonio rendendolo visibile (aperture a vetro) o non lo si chiude. Bisognerebbe, a mio avviso, esaltare quello che già c’è con interventi manutentivi e non chiudere una chiesa. Come dice un vecchio adagio “sparagnam e combarim”. Meditate gente, ops amministratori.

  3. Domain seo says:

    Credo che un intervento così impattante debba essere discusso con la città e non calato forzosamente dall’alto.
    Chiedo a hyperbros ed a tutti di aprire una finestra mediatica che faccia da cassa di risonanza a questi lavori, il cui contenuto sembra non essere molto conosciuto dalla cittadinanza, se vogliamo essere cittadini culturali e non sudditi ambientali.

  4. FRANCESCO SAVERIO ACITO says:

    Bravo Foschino! Peccato tu non sia di Rionero …

    Grazie per il bel servizio e per la informazione che ci hai fatto sui prossimi lavori che, abbiamo appreso da te, sono stati progettati dall’arch. Lamacchia Renato.
    Quindi c’è un progettista, esterno all’amministrazione che ha, immagino su apposito incarico, raccolto i desiderata degli amministratori, non credo dei cittadini, e proposte modifiche estetiche e funzionali alla piazza.

    Certamente tutto è modificabile, ma con le poche risorse a disposizione a fronte del mare di esigenze che ha la nostra città è proprio la piazza che evidenzia le maggiori urgenze … certo le periferie non gratificano allo stesso modo amministratori e progettisti, ma mi auguravo che questa riconosciuta urgenza fosse collegata, ad esempio, alla progettazione degli ipogei per destinarli finalmente a … e che per farli funzionare al meglio occorresse adeguare anche la piazza.

    Ma qui siamo in presenza di “picci” e rivalse professionali che, mi auguro non siano assecondate dagli attuali amministratori che farebbero cosa buona e giusta se destinassero le “poche” risorse disponibili, se proprio non altrimenti utilizzabili, a completare gli ipogei per renderli fruibili a “centro visita” anticipazione del museo demoantropologico …

    mi permetto sollecitare tutta la determinazione del sindaco perche’ non avvengano inopportuni … sprechi!
    grazie per il prezioso servizio

    Francesco Saverio Acito

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