Matera 2015: è tempo di dare i numeri!

Previsioni-Matera2015DI ANTONIO RIBBA – Questa volta, lo ammetto, abbiamo avuto qualche dubbio riguardo all’opportunità di  mantenere in vita la tradizione delle previsioni elettorali su Hyperbros, vista la grande confusione di liste nonché di candidati a sindaco di Matera 2015. Un caldo minestrone che rende problematico l’ancoraggio delle previsioni ai dati storici relativi a partiti e a movimenti.

Per qualcuno, magari, sarà pure un segno di vitalità che un candidato sindaco sia sostenuto da 9 liste (9!), altri potranno dal canto loro ritenere che 7 liste a sostegno del sindaco uscente, inclusa quella del partito più forte (almeno sulla carta) siano un indubbio segno di forza.

La mia opinione è, invece, che questo sia più che altro il segno di una certa primitività della politica materana, infestata certo da blocchi granitici di potere ma anche da individualismi non di rado velleitari. Il tutto condito da quella giusta dose di trasformismo che non manca mai nella politica italiana e, soprattutto, in quella meridionale. Preciso subito, tuttavia, che il trasformismo in questa campagna sembra essere a carattere multidirezionale.

Bene, prendiamo atto e passiamo alle previsioni. Ribadiamo che le nostre previsioni sono essenzialmente soggettive, cioè basate su una combinazione di analisi politica e di valutazione dei flussi storici del consenso a partiti e a movimenti.

Noi vediamo come sicuro (“sicuro” inteso nel presente contesto di una previsione sul futuro) il ballottaggio.

In sostanza, i due candidati che a nostro parere sono in netto vantaggio, cioè De Ruggieri e Adduce, sono comunque lontani dal 50%. Inoltre, dati causa e contesto, non crediamo ci sia un grande spazio elettorale per 3 dei 6 candidati, ovvero per Materdomini, Vespe e Cappiello.

Infine, l’altro elemento rilevante della previsione è che, per quanto Tortorelli abbia un certo peso elettorale, egli non sia in grado di competere per la vittoria. Chiaramente, sono tutte affermazioni perentorie per le quali attendiamo eventuale smentita dal voto del 31 maggio.

Il secondo elemento chiave di queste previsioni è che noi vediamo, ad oggi, un leggero vantaggio per De Ruggieri. E ciò vale sia per il primo che per il secondo turno. Un vantaggio che però non è incolmabile, visto che se consideriamo gli intervalli di consenso previsto, esistono combinazioni di risultato che portano alla vittoria di Adduce. In sintesi, De Ruggieri potrebbe essere nei paraggi del 40% al primo turno e Adduce qualche punto indietro. Al secondo turno, De Ruggieri dovrebbe mantenere il vantaggio ma Adduce non sarebbe lontano.

Ora, però, è d’obbligo precisare l’analisi politica essenziale sottostante a questa previsione. Adduce è il sindaco uscente ed è un candidato forte, potendo vantare l’importante risultato di Matera capitale europea della cultura 2019. D’accordo, la vittoria (intendo Matera 2019) non sarà suo merito esclusivo e dell’amministrazione uscente, ma un governo è sempre valutato per quel che consegue in termini di risultati. Quando Clinton e Blair beneficiavano, elettoralmente, della crescita economica di quegli anni, sarebbe stato in ogni caso azzardato sostenere che tale crescita fosse dovuta prevalentemente alle politiche messe in atto dai loro governi eppure, giustamente, la pubblica opinione e l’elettorato li premiava (non solo ma anche) per questo.

Ma allora perché Adduce, secondo la previsione di questo post, è all’inseguimento di De Ruggieri?

La ragione è che Adduce, nel piccolo spazio materano, ha gestito la politica comunale in via diretta e quella del Pd cittadino in via indiretta, un po’ come un Renzi minore: con scarsa se non nulla inclinazione al compromesso ed alla collegialità; giocando sulle componenti liquide del Consiglio comunale per costruire maggioranze variabili ad uso del sindaco; infine attuando una gestione del potere da politico puro, cioè abbastanza spietata.

Forse, se non avesse adottato questa linea, sarebbe caduto entro la metà del suo mandato; forse, con la ricerca continua di compromessi, non ci sarebbe stato il titolo 2019 etc. etc. Ma com’è, come non è, Adduce si è costruito nel tempo una elevata quantità di nemici mortali (in senso politico), confluiti in buona parte nel sostegno alla coppia De Ruggieri – Tosto. In sostanza, il Sindaco ha scommesso in questi anni sulla possibilità di fare a meno dei vari colonnelli del Pd, di più di qualche alleato (da Stella a Idv, fino a parte dei Socialisti), contando di indebolire nel tempo queste componenti e di rafforzare, al contempo, il suo consenso personale. Prima il 31 maggio e poi il 14 giugno diranno se questa scommessa sia stata vinta. Io sospetto che Adduce (in questo incoraggiato anche dal gruppo più ristretto dei suoi consiglieri) ad un certo punto si sia un po’ troppo immedesimato nel ruolo dell’apprendista stregone. Comunque, e mi ripeto, vedremo cosa accadrà.

Francamente, non penso che De Ruggieri, prestigioso grande vecchio della cultura e della politica materana, si sarebbe mai candidato in presenza di un quadro politico del centrosinistra appena meno sfibrato e rancoroso dell’attuale. In gioventù ho conosciuto il De Ruggieri politico, uno dei 3-4 uomini davvero di potere negli anni 80 a Matera, e posso affermare che il soggetto è politico assai fine, di discreta spregiudicatezza ed a cui non difetta certo la visione d’insieme, del suo interesse personale e di quello generale. Probabilmente, avrebbe “meritato” di diventare sindaco di Matera a quell’epoca, ma Viti da una parte, strenuo difensore del (suo) blocco di potere democristiano, e i socialisti dall’altro, con proprie legittime aspettative di ascesa politica dall’altro, impedirono questo esito. Chissà se sia vero che non è mai troppo tardi!

Infine, due parole sul ballottaggio. De Ruggieri è qualche metro più avanti ma, ritengo, la competizione sarà incerta, con i due concorrenti vicini al traguardo. Per quanto, sia esperienze recenti che più antiche, da Potenza 2014 a Matera 2007, ci dicano che il ballottaggio può, a sua volta, essere una lotteria nella lotteria visto che, tra le altre cose, la composizione del corpo elettorale votante è passibile di drastici cambiamenti tra il primo e il secondo turno.

Un’ultima cosa sul voto disgiunto, sul quale si sentono cose un po’ leggendarie. È chiaro che anche stavolta sarà fenomeno da monitorare con attenzione. Tuttavia, il voto disgiunto con questo carnevale di liste e di candidati sindaco, avrà flussi organizzati e-o casuali in molteplici direzioni. Per essere più chiari, Adduce è perfettamente in grado di intercettare parte di quel minimo voto d’opinione esistente su piazza. La corrente Antezza può anche avere un’intima preferenza per Tortorelli ma non è che Luca e Maria possano organizzare un’assemblea di 2-3mila aderenti alla corrente per stabilire che il voto di lista va ad Antezza e quello per il sindaco a Tortorelli! Tutto ciò per dire che Adduce sarà, probabilmente, ancora una volta un po’ penalizzato dal voto disgiunto, ma anche per chiarire che circolano esagerazioni sulla effettiva entità del fenomeno. Sempre, naturalmente, con la solita precisazione: in attesa di smentite dal voto del 31 maggio!

12 Comments

  1. Kit Karson says:

    Ottimo articolo: ogni tanto si riesce a parlare di politica senza essere banali e, allo stesso tempo, senza scadere nei personalismi o nel tifo incondizionato e spesso interessato, cosa assai difficile, pare, soprattutto in Basilicata.

    Apprezzo il coraggio con cui fa le previsioni, esponendosi alla possibilità di essere contraddetto dallo spoglio elettorale. Molto interessante l’approccio, non basato su indagine statistica. Staremo a vedere, ma intanto mi complimento sinceramente.

    Se mi consente, da affezionato lettore del blog, vorrei, a proposito di Adduce, approfittare di questo spazio per tranquillizzare il Prof.Caserta: pare che il mitico “figlio di proletari” (così Caserta definì accoratamente il Sindaco) non sia così fragile e indifeso in mezzo a lupi borghesi che vogliono sbranarlo.

    Infatti, se pensiamo che ieri, al comizio, stando al resoconto fotografico di Sassilive.it, accanto a lui, c’erano il Vice Presidente Vicario del Parlamento Europeo Gianni Pittella ed il Vice Ministro degli Interni Filippo Bubbico, oltre all’onorevole Antezza e varie altre personalità di spicco, dobbiamo concludere che qualche amico altolocato ad Adduce non manca. Se il Prof.Caserta non fosse ancora tranquillo, potremmo consolarlo con le notizie di Sassilive.it e Trmtv.it, che parlano di un intervento facebook, poi ritirato, di un alto funzionario pubblico in ambito Beni Culturali dal quale traspariva un appoggio piuttosto deciso per il Sindaco.

  2. Giovanni Caserta says:

    Kit Carson, come qualche altro, non ha capito nulla della mia lettera. Quello che mi meraviglia è, in assoluto, coma possa un lettore, che pure mi sembra intelligente e preparato, schierarsi con i voltagabbana, che ieri si dividevano responsabilità e decisioni di alto livello con Adduce e oggi gli voltano le spalle con speciose argomentazioni, di cui si è fatto scivoloso interprete Luciano Di Palma. Mi domando come facciate, voi che sapete scrivere in italiano, come facciate – dico – ad assumervi la grave responsabilità di favorire uno squallido trasformismo, male endemico dell’Italia e della provincia meridionale in particolare. Andatevi a leggere la storia di Matera di tutto il Novecento e forse capirete qualcosa. Vi imbatterete nelle solite famiglie, con nomi e cognomi, sempre gli stessi, abilmente intrecciati attraverso matrimoni endogamici. E troverete i loro rappresentanti, di volta in volta, liberali, nittiani, fascisti, democristiani e qualcuno, quando andava di moda, persino comunista. E’ il tradimento degli intellettuali, di cui si lamentava il Monaco Bianco.Vi domando: ma come fate a starci?

  3. E62 says:

    Lei, Prof. Caserta, lo chiama trasformismo ma il fenomeno che ha interessato il suo partito come lo chiama?

  4. Kit Karson says:

    Non escludo di non aver compreso appieno la lettera del Prof.Caserta. Se così fosse, mi dispiacerebbe molto.

    Io, però, più che essere a favore di un candidato sindaco o contro un altro, giudico molto negativamente l’operato dell’amministrazione comunale scorsa e, molto semplicemente, mi chiedo:

    se in situazioni normali abbiamo un sistema (umano ed elettronico) che non impedisce alle macchine di invadere indecorosamente le zone teoricamente inaccessibili, la gestione dei rifiuti è scandalosamente inefficace, il mercato settimanale è stato spostato negli ultimi giorni di un periodo lungo cinque anni, come potrà lo stesso Sindaco governare una città che sta vedendo e vedrà crescere esponenzialmente l’afflusso?

    Scusate, ma questo è il criterio con cui ci si dovrebbe regolare nelle elezioni amministrative. Anzitutto io boccerò con il mio voto l’amministrazione di cinque anni. Chi promuoverò con il voto è di secondaria importanza, in un certo senso andrebbe bene uno qualsiasi degli altri concorrenti, senza andare a studiarmi la storia della Città degli ultimi secoli. Quella mi interessa fino ad un certo punto, se è vero – come è vero – che anche un figlio di proletari può diventare, ad un certo punto, un potente borghese.

  5. LucianoD says:

    Per il prof.Caserta
    Purtroppo constato con sorpresa che stiamo precipitando verso gli insulti, venendo io definito “scivoloso” (= viscido?) per cui mi sento obbligato ad una breve replica, pur avendo deciso di non intervenire ulteriormente sull’argomento. Mi merito l’appellativo perché ho scelto un candidato sindaco diverso dal suo, spiegando con ragioni non gradite? Lei sottolinea la ignoranza di chi non la pensa a suo modo perché non ci documentiamo sulle famiglie dominanti a Matera, ma per quanto mi riguarda, la domanda “Chi fuor li maggior tui?” mi interessa molto relativamente, perché credo nella meritocrazia e valuto le persone per quello che fanno e dicono nella loro esistenza, non ho pregiudizi in base ai loro antenati ricchi o poveri, di destra o di sinistra, bianchi o neri. Comprendo che è stato abituato nella sua vita a dare lezioni dalla cattedra ad alunni che non avrebbero mai osato contraddire l’autorevole professore, ma sappia che le epoche sono cambiate, qui ciascuno si sente libero di esprimere la propria opinione e se la penso diversamente, come fu in occasione della sua difesa dei vitalizi, lo rifarò sperando di essere contraddetto con le ragioni soltanto. Quindi “culturalmente parlando” le faccio anch’io un invito alla lettura, vada a ripassarsi il trattato sulla tolleranza in cui l’illuminato del 700, Voltaire, afferma: “non condivido niente di quello che dici, ma darei la vita per fartelo dire”.

  6. Kit Karson says:

    Spezzo decisamente una lancia in favore del Prof.Caserta: chapeau alla efficace e mirabile capacità espressiva di tutti i suoi post, che invidio come le sue conoscenze storiche.

    In particolare, nel leggere “scivoloso interprete” di argomentazioni, io avevo inteso “interprete che si barcamena”, niente a che fare con il bollare l’interprete come viscido.

    Le argomentazioni sono state definite dal Professore “speciose”. Dopo opportuna consultazione del dizionario italiano, credo di poter affermare che “specioso” corrisponda al materano “vnìdd”.

    Dunque, se interpreto correttamente il Professore: belle le argomentazione di De Ruggieri (ma il Professore le giudica strumentali e non ci casca), poco convincente LucianoD nel farsene sostenitore.

    Niente di offensivo, assolutamente.

  7. giuseppe says:

    Ottima analisi di Ribba come sempre, che senza sondaggi azzecca quelle che sonole previsioni sentite in città. Intendo una competizione alla pari tra il duo De Ruggieri-Adduce, con il terzo incomodo il presidente della CCIAA. Come Ribba e come il Prof Caserta ho memoria di meriti e demeriti del candidato dei Conservatori locali (senza dispresso o ironia) anche se attenuati dall’ingresso in coalizione di progressisti ai quali non è riuscito il giochetto praticato in quasi un ventennio: minaccio la scissione per ottenere una qualche utilità, faccio l’opposizione interna perchè così sono abilitato a trattare con la forza che non ho all’interno del partito. Infatti ell’ultimo congresso cittadino, su oltre mille iscritti (si fa per dire) i progressissti di De Ruggieri raccolsero una ottantina di voti piu o meno. Significa che il rifiuto di tali metodi porta il PD locale avoltare pagina e virare finalmente a sinistra? Difficile, piu probabile che le proposte fatte nelle segrete stanze fossero irricevibili per chi doveva offrire spazio. Gli stessi renziani locali rappresentati dalla On.le Antezza, a detta di molti hanno piazzato candidati in tutti e tre gli schieramenti. Imppossibile , dice Ribba, riunire in assemblea 3000 e piu persone per le opportune indicazioni? Mi meraviglia solo questa riflessione dell’ottimo professore trapiantato in terra emiliana. Nell’era di internet non cè bisogno di palazzetti dello sport per riunire 3000 persone. Basta poco , che ce vò. Primarie docet.

  8. Kit Karson says:

    Siamo a metà dello spoglio del primo turno e non possiamo che complimentarci con Ribba per la sostanziale correttezza della previsione. In particolare, sconvolge la precisione sul dato di Tortorelli. E senza alcun sondaggio statistico! Esperimento riuscitissimo, direi.

  9. Enzo says:

    Sono molto più tranquillo sulla vittoria di Adduce alla luce delle previsioni di Ribba a favore di De Ruggieri !

  10. AntonioR. says:

    Grazie a Kit Karson per i complimenti. A parte le previsioni abbastanza precise per i 4 candidati classificati dopo Adduce e De Ruggieri, l’altro elemento fondamentale della previsione, cioè ballottaggio quasi sicuro tra i due è stato centrato. Così come la tesi di un sostanziale testa a testa tra i due soggetti.
    Dove la previsione difetta è nella stima di un leggero vantaggio per De Ruggieri, essendosi invece classificato primo Adduce. Sottolineo che la previsione è stata fatta 15 giorni prima del voto e nessun sondaggista direbbe che una fotografia a 2 settimane dal voto sarà certamente l’esito finale, se i due candidati sono così vicini. La campagna di Adduce è stata più aggressiva e vivace e questo, insieme a buone liste, gli ha consentito, a mio parere, un certo recupero.
    Per il ballottaggio, le mie previsioni confermavano la vicinanza, sempre con leggero vantaggio De Ruggieri. Ma, ancora una volta, la distanza tra i due contendenti non era tale da poter escludere anche la vittoria di Adduce.
    Riassumendo, mi sembra che la previsione di un testa a testa per il ballottaggio sia confermata alla luce del primo turno. Certo, per stabilire se nel testa a testa ci sia ora un leggero vantaggio Adduce o De Ruggieri, occorre attendere almeno l’indicazione di voto di Benedetto e Tortorelli.
    In quanto all’osservazione di Enzo, che dire, da tifoso dorma pure sonni tranquilli!

  11. Kit Karson says:

    Vista la straordinaria vicinanza della previsione all’esito del voto, proporrei, per la prossima volta, di evitare l’esborso di soldi pubblici necessario per l’espletamento delle operazioni di voto nella forma tradizionale e di chiedere direttamente al Prof.Ribba tutti gli aspetti dello scrutinio, sia per il primo che per il secondo turno, nomi degli eletti compresi.
    Il tutto potrebbe avvenire, Professore permettendo, completamente gratis, considerato che il metodo Ribba non fa neanche ricorso a rilevazioni statistiche.
    D’altro canto, però, è forse il caso di suggerire allo stesso Professore di fermarsi qui con le previsioni, perchè dopo questa brillante performance sarebbe davvero difficile non fare peggio.

  12. AntonioR. says:

    Fermarsi con le previsioni? Macché, temo che solo un grande flop potrà stroncare quest’abitudine. E poi Donato Mola ci tiene…..

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