Disclaimer: questo è un post che qualcuno archivierà nella serie “gli scoraggiatori di professione”. Quindi nel caso siete già d’accordo con questa definizione solo dopo aver letto il titolo, siete pregati di cambiare blog.
Qualche giorno fa è circolato in rete il link all’articolo di un “webmagazine” nel quale la redattrice riportava una notizia secondo cui Matera sarebbe al 6° posto in Italia tra le dieci città in cui si vive meglio.
Essendo un materano che a Matera ci vive e un minimo si interessa ai dati che riguardano la città (e la sua provincia) ho avuto subito il solito dubbio da “bufala” che mi prende di fronte a questo genere di articoli.
Poi ho letto che anche uno dei più “accreditati” quotidiani locali ha ripreso la “notizia”, caricandola (se possibile) di ulteriore autorevolezza: “Matera, qualità della vita al top Tra le prime 10 in Italia. La prima al Sud“.
E’ subito scattata la corsa dei locali amministratori e dei loro amici a condividere e commentare con soddisfazione il risultato raggiunto grazie ai propri “sforzi”.
Si dà il caso però che vivo a Matera e frequento la sua provincia, e posso dire di conoscere “quasi” a memoria i dati del rapporto Svimez sull’economia regionale lucana.
Ma forse quel che ci interessa maggiormente in questo caso, e che può’ aiutarci a far luce sui numeri reali è “la Bibbia” delle classifiche sull’indice di vivibilità di una provincia, ovvero la classifica redatta annualmente da “il Sole 24 Ore” sulla base di elaborazioni scientifico-numeriche dei dati statistici ufficiali.
Entrambi i documenti sono pubblicamente consultabili in rete. Qui il rapporto SVIMEZ (di dimensione regionale) qui invece l’annuale classifica sulla qualità della vita de “il Sole 24 ore”.
Intanto nessuno tra gli orgogliosi e compulsivi cliccatori di “Mi piace” ha detto (o scritto) che l’articolo di Coolturehunter.it (pubblicato in data 26 aprile 2013, sic!) riprende a sua volta la classifica della “Qualità della vita in Italia” redatta dal portale YesLife.it in una data ancora precedente, ovvero quasi un anno prima (13 marzo 2012, ari-sic!) nel quale la redattrice stila, e tiene a specificarlo, una “personale classifica”, ovvero senza alcun criterio di scientificità.
E se pure dichiara che si tratti di “personale classifica” ha enunciato i suoi “parametri” di riferimento:
“Innanzitutto dovremmo considerare che Il Prodotto interno lordo non è più considerato un indicatore fedele della qualità della vita, e che è stato sostituito da altri indicatori che valutano le opportunità di impiego per i cittadini, l’efficienza dei servizi sanitari, i servizi offerti dal comune per il tempo libero, la sicurezza e l’ordine pubblico, la soddisfazione personale e la partecipazione civile”.
Questa la “motivazione” secondo l’autrice:
Matera: svetta nelle classifiche nazionali per il primato nella sicurezza consentendogli un sostanziale balzo in avanti nella qualità della vita. In città si avverte in maniera palpabile la sensazione di sicurezza tra i cittadini. Proprio per coniugare sicurezza e ambiente, la regione Basilicata ha donato alla questura di Matera l’autoveicolo ecologico che, per le sue caratteristiche, verrà utilizzato per il pattugliamento dei vicoli del centro storico della città, chiusi al traffico, e nelle zone a traffico limitato.
In particolare l’autovettura verrà utilizzata nello storico “rione Sassi” che è preservato da qualsiasi forma d’inquinamento sia acustico che ambientale. I famosi Sassi di Matera sono stati iscritti nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO nel 1993, rappresentando un ecosistema urbano straordinario, capace di far giungere fino a noi echi lontani di una vita semplice. I Sassi di Matera e della città stessa costituiscono un esempio eccezionale di accurata utilizzazione nel tempo delle risorse della natura come acqua, suolo, energia.
Credo sia chiaro che Matera finisce nella sua “personale” classifica per merito di una superficiale e “wikipedica” conoscenza della città.
Su il Sole 24 Ore nell’elenco delle 107 province italiane infatti, quella di Matera finisce invece nelle parti basse della classifica: per “vivibilità generale” al 77° posto.
Se poi ai parametri presi in considerazione dall’autrice della classifica “personale” ripresa e diffusa pomposamente da giornali (e amministratori) locali aggiungiamo i numeri diffusi da “il Sole 24 Ore” finiremmo ancorapiù in basso.
- Opportunità di impiego (Affari e Lavoro) – 101° posto su 107
- Efficienza servizi sanitari, Servizi offerti dal Comune per il tempo libero (Servizi, Ambiente, Salute) – 99° posto su 107
- Sicurezza e ordine pubblico – 7° posto su 107 (l’unico abbastanza fedele alla realtà)
- Tempo Libero – 96° posto su 107
- Soddisfazione personale (Tenore di Vita) – 86° posto su 107
Buone condivisioni a tutti.
son daccordo con te! Non veritiera questa notizia!
Matera e’ una gran bella cittadina che pero’ sta degradando………..
I Sassi, a me tanto cari, quest’anno mi han fatto piangere! Stanno crollando! Di anno in anno tranne qualche piccolo tratto, tutto il vecchio paese appare sempre piu’ citta’ fantasma!
Desideravo tanto sostare davanti alla casa dei miei nonni paterni che ha visto la mia fanciullezza, ma troppe strade chiuse ho trovato!
Che peccato! Se chiudo gli occhi la rivedo la mia Matera dei Sassi e si anima di tutti i suoi abitanti che si sono persi e sparpagliati dopo l’assegnazione delle case popolari! E’ la vita! Ogni cinquant’anni tutto e’ da rifare! Magari potessero rifare anche noi che inesorabili andiamo verso l’ultima meta!
il tuo lavoro da bravo giornalista dimostra che non basta essere accreditati per essere anche autorevoli. C’è una breve riflessione di Indro Montanelli – Il dover essere giornalista oggi – che credo possa fare da corollario al tuo lavoro
La deontologia professionale è racchiusa in gran parte, se non per intero, in questa semplice parola: ONESTA’. E’ una parola che NON EVITA GLI ERRORI: essi fanno parte del nostro lavoro. Perché è un lavoro che nasce dall’immediato e che dà i suoi risultati a tambur battente. Ma evita le distorsioni maliziose, quando non addirittura malvagie, le furbe strumentalizzazioni, gli asservimenti e le discipline di fazione o di clan di partito.
Gli ONESTI sono refrattari alle opinioni di schieramento- che prescindono da ogni valutazione personale – alle pressioni autorevoli, ALLE MOBILITAZIONI IDEOLOGICHE. Non è che siano indifferenti all’ideologia e insensibili alla necessità, in determinati momenti, di scegliere con chi e contro chi stare.
Ma queste considerazioni non prevalgono mai sulla propria autonomia di giudizio. Un giornalista che si attenga a questa regola facile facile potrà senza dubbio sbagliare, ma da galantuomo. Gli sbagli generosi devono essere riparati, ma non macchiano chi li ha compiuti. Sono gli altri, gli sbagli del servilismo e del carrierismo – che poi sbagli non sono, ma intenzionali stilettate – quelli che sporcano.
ciao
Differenze tra giornalisti e giornalai.
Tra amanti (addolorati, incazzati, amareggiati e a volte rassegnati) della propria città e amatori (nel senso di dilettanti) della amministrazione della città.
Buon lavoro Donato.
Concordo perfettamente, Donato. Non c’è proprio da stare allegri e certe notizie sono quanto meno imbarazzanti.
Però…
Ho vissuto un po’ in giro e molto dipende da cosa uno si aspetta dalla vita.
Francamente, al netto dei problemi lavorativi, trovo Matera estremamente vivibile secondo i miei standard. E’ assolutamente sicura e il suo territorio mi consente di dedicarmi alle cose che mi piacciono senza problemi. Esistono un sacco di posti in Italia in cui si vive molto peggio: sta a ognuno dare l’importanza che crede al mix di fattori che fanno queste classifiche, magari un po’ di locali in più valgono più della facilità di parcheggio e di poter lasciare la macchina aperta, vedete voi… Data la situazione economica credo sia evidente che Matera NON sia ai vertici della vivibilità. Tuttavia, non si può negare che Matera abbia una peculiarità tra le città delle sue dimensioni. Insomma, ci sarebbero ottime basi per scalare davvero molte classifiche…
Infatti non critico le valutazioni soggettive dei singoli. Sono contrario alla propaganda che partendo da queste si traveste da informazione. E questo è l’esempio più blando che ho notato…
Assolutamente corretto. Basta pomparsi con aria fritta e che si cominci a pensare a fare cose concrete, ammesso che si sia in grado!
Grazie per l’informazioni e l’accurata spiegazione; sono tra quelli del mi piace compulsivo probabilmente, ma non perché non abbia avuto dubbi – é stato immediato il collegamento alla trovata pubblicitaria, dato il momento…mi sono venuti dubbi perché non é oggettivamente credibile che matera possa occupare i primi posti in classifica tra le cittá italiane piú vivibili, quindi con un’elevata quelitá di vita in generale….ma i like mi scappano con leggerezza ogni volta che vedo un’immagine della città che occupa il primo posto nel mio cuore! Peccato.
Tempo Libero – 96° posto su 107
Soddisfazione personale (Tenore di Vita) – 86° posto su 107
Ecco perché da quando mi sono trasferito a Matera circa 13 anni fa, cerco sempre di prendere ossigeno all’Estero… 🙂