Qui la bellezza dei luoghi o la generosità delle persone non c’entrano niente. Siamo semplicemente irrilevanti nelle politiche nazionali, e troppo pochi e troppo poco ricchi per contare qualcosa. È un dato di fatto. La colpa non è della politica locale. Siamo semplicemente un territorio da trivellare, indipendentemente da come la pensiamo in merito, lo ha pure affermato: “non mi farò intimorire da quattro comitatini”.
E oltre un anno fa fu ugualmente esplicito quando disse: “che senso ha un manifesto pubblicitario della Basilicata nell’aeroporto di Shangai?”. Tra l’altro oltre al raddoppio delle estrazioni di petrolio siamo”candidati” a deposito unico nazionale delle scorie nucleari. E lo Svimez in piena estate ha ufficializzato la tendenza allo spopolamento e alla desertificazione (sociale).
Davvero difficile aver fiducia in questo premier e in chi continua a difenderlo. Così come è difficile credere, visti i segnali, che la Basilicata voglia fare della cultura e del turismo il volano della propria economia.