Il segretario del PSI, Tantone sulle (prossime) Comunali materane

Lieto che il blog “Hyperbros” sia tornato a occuparsi delle vicende politiche del contesto materano, da segretario del Partito socialista chiedo ospitalità come tante volte in passato, non per offrire una neutrale descrizione delle forze in campo in vista delle elezioni amministrative.

Ma semmai il contrario: per sottolineare che nella frammentazione generale descritta dal prof. Ribba, le uniche forze politiche che si sono sforzate di unire e di trovare punti in comune fra loro e con il tessuto socioproduttivo materano sono il Psi, i Verdi e Volt.

Tre forze politiche, che hanno lanciato un patto riformista ed ecologista, facendo iniziative politiche, lanciando proposte su scuola, turismo, mobilità ed ambiente, provando a rianimare quei tanti cittadini che si identificano nel centro sinistra e che non si sentono rappresentati nel recinto esistente.

Mentre scrivo discettando di partiti del centrosinistra, immagino il delinearsi di un sorriso sarcastico sul volto del Prof. Ribba, che nei suoi articoli tende spesso a considerarci cespugli o satelliti del partito di maggioranza relativa, senza considerare che la frammentazione attuale è il prodotto di tale corrente di pensiero.

Per cui mentre nel centrodestra con tutti i loro limiti si è avuto rispetto fra alleati ed un’idea di coalizione a livello nazionale ed a livello locale, cosicché il centrodestra materano pur in assenza di una chiara strategia, molto probabilmente una quadra la troverà per le prossime amministrative, il centrosinistra ad oggi non esiste. Esiste un governo cittadino ormai monocolore Pd, non esiste alcun tavolo con i segretari del centrosinistra, vi sono dubbi sulla stessa definizione di centrosinistra, su questo punto chiedo aiuto al prof Ribba, poichè a me pare che in questo preciso momento storico ognuno tenda a declinarlo a seconda delle convenienze.

Magari l’osservazione della scheda elettorale delle politiche può essere un buono spunto, preso atto che vi erano i simboli del Pd, dei Verdi –Psi e di +Europa, stessa cosa per le regionali lucane, anche in quelle dell’Emilia Romagna in cui si è aggiunto il simbolo di Volt, circostanza forse sfuggita al prof che pure molto si è concentrato sulla campagna elettorale di Bonaccini.

Quindi ritornando alla situazione materana, sembra più corretto osservare come ad un centrodestra costretto a stare insieme, si frappone al momento, un Pd isolato ed arroccato nella preservazione dell’esistente, che non riesce a dialogare al proprio interno e con gli altri, ed un’area socialista ed ecologista che si sta aggregando anche con soggetti civici espressioni dei corpi intermedi e del mondo delle professioni.

Riguardo ai cinquestelle e coalizione civica, come Verdi, Psi e forze civiche abbiamo avviato già da ottobre un tavolo di confronto con questi due soggetti politici, difatti il 7 marzo siamo stati fra i primi in Italia ad organizzare un evento streaming per non fermare la voglia di politica ai tempi del covid e vi erano anche i rappresentati dei 5 stelle e del mondo produttivo.

Cosi mentre gli altri partiti con parlamentari, ministri ed assessori regionali stavano fermi a seguire le dirette Facebook di Conte, Di Maio e Salvini, noi ci sforzavamo di fare proposte, di porre visioni e soluzioni per il futuro della città.

Ci spiace che di fronte alla necessita di unire la città per uscire dalla frammentazione esistente, i 5 stelle e coalizione civica abbiano scelto di isolarsi vicendevolmente, difatti i pentastellati ci hanno prima prospettato la possibilità di discutere della candidatura di Laureano, certamente alzando il livello del confronto e ponendoci una sfida politica e culturale che eravamo pronti a cogliere.

Ma dopo mesi di discussioni, mentre erano disinvoltamente passati da Salvini a Zingaretti, ci hanno spiegato che loro non possono stare in coalizione con i partiti e che non vi erano possibilità di confrontarsi su e con Laureano, ma che dovevamo accettare il candidato indicato da loro, che a questo punto non era neanche più Laureano a seguito di un loro bizantinismo interno, che avevano all’uopo deciso di applicare.

Sulla stessa linea i compagni di coalizione civica, con cui abbiamo condiviso appassionate discussioni sul futuro della città e sulla necessità di rifondare un centrosinistra alternativo alla visione ulivocentrica, trovando anzi in loro come nei 5 stelle dei forti oppositori a qualsiasi dialogo con qualsiasi parte della galassia Pd, ma poi all’atto di formalizzare un impegno reciproco con Verdi, Psi e forze civiche, hanno ritenuto di dover ancora continuare il proprio dibattito interno, di fatto autoisolandosi.

Per le ragioni di cui sopra, risulta evidente come allo stato attuale l’unico polo di aggregazione in campo sia quello formato da Psi, Verdi,Volt e forze civiche, mentre le altre forze possono aggregarsi solo auto-smentendosi, ovvero rinunciando alle precondizioni ed agli steccati che si sono forse strumentalmente autoimposti.

Da ultimo, mi si permetta una battuta: chiedo scusa da parte del professor Ribba ad alcuni esponenti del Pd per averli definiti come socialisti ☺

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