Il messaggio pasoliniano secondo Leporace. Genesi di “Pasolini 50”

Paride LeporaceIl direttore della Lucana Film Commission, Paride Leporace, prende (virtualmente) carta e penna e scrive ad una lista “ristretta” di persone una intensa e per certi versi condivisibile riflessione. Dopo aver pubblicato le critiche del prof. Giovanni Caserta al personaggio Pasolini ed all’operazione Pasolini, critiche che condividiamo per quanto riguarda la parte relativa ai costi complessivi dell’iniziativa – ma siamo in attesa, secondo indiscrezioni di una rimodulazione dei costi da parte proprio della giunta comunale di Matera – decidiamo, nella speranza di non oltraggiare direttore Paride, di pubblicare il suo scritto, perché non solo come da tradizione è ben scritto, ma è anche uno spaccato sincero e trasparente del lavoro del direttore della Film Commission, che spiega la genesi e i motivi del progetto “Pasolini 50”. Noi, la riflessione l’abbiamo apprezzata e, dunque, la condividiamo.

P.S. Intanto stamattina del citato Museo Fotografico dedicato a Pasolini (del quale parla anche Leporace) hanno accennato anche nel corso di Uno Mattina.

Donato Mola

DI PARIDE LEPORACE – Cari amici, sperando che io non abusi di questo termine, chi vi scrive e’ Paride Leporace, direttore della Lucana film commission. Molti di voi mi conoscono personalmente, con altri non ho mai interagito direttamente. Questa è un’occasione per farlo. Ho scelto di rivolgermi ai 364 indirizzi della mail list adoperata dall’Associazione culturale di Pasolini per una questione di metodo e di dialogo.

Questo mio scritto non è da considerarsi una risposta al recente grido “chiude il museo fotografico Pasolini di Matera”. Ma è solo un dialogo con chi ritengo in grado comprende le lezioni della memoria e del senso civico della comunità che intendo sempre rispettare come rappresentante delle istituzioni.

Quando il Vangelo usci’ nelle sale non mancarono polemiche. Pasolini sappiamo che fu spesso ossessionato da polemiche spesso preconcette e pretestuose. I francescani nella difesa del film scrissero una frase bellissima che è da sempre presente nel mio arsenale linguistico. Non cito alla lettera ma il senso era “curate le ferite con l’olio invece di irritarle con l’aceto”.

In queste ore a Matera vige in certi ambienti un clima di scontro , di maldicenze non sempre ben argomentate, di polemiche inutili e che turbano non poco, a mio modesto parere, il percorso seguito fino a questo momento nel modello di costruzione della candidatura di capitale europea.

Con la mano sul cuore mi sento di affermare alcune questioni. Sono stato io ad indicare la data del cinquantenario del Vangelo secondo Matteo. E’ un film che amo di un autore significativo per molte persone di diverse generazioni. Per le funzioni che assolvo ho la presunzione di sapere cosa significhi e che opportunità rappresenti questo titolo pasolinano per Matera e per la Basilicata in termini di cineturismo e modello seriale di produzione cinematografica. Ma se consentite c’è un messaggio piu’ alto reso contemporaneo oggi da Papa Francesco. Non è stato semplice giungere a questo primo momento. Non voglio tediarvi con obblighi e procedure delle pubbliche amministrazione. Solo chi non fa non sbaglia. E parlo solo di me essendo abituato alle assunzioni di responsabilità.

Martedì prossimo alle 17 al cinema Duni di Matera si proietta il film in versione restaurata e con prestito della Cineteca Nazionale con ingresso gratuito. V’invito ad essere presenti. Non perchè io ne abbia motivo di rivendicare successo. Ma per poter sentire palpare il cuore quella sera in una sala che ricompone un rito. Per ritrovare insieme una comunità che guarda uno spettacolo che ci accomuna. Matera, Cristo, Pasolini. Il mezzo secolo che ci distanzia da quella prima volta. Nella settimana della Passione.

Mi piacerà stringerti la mano quella sera. Io da agnostico vado raramente a messa, ma quando mi capita per caso ho anche per bisogno di raccoglimento ho sempre un piacere forte quando il sacerdote dall’altare dice “scambiatevi un segno di pace” e posso stringere tante mani affermando “Pace”. Vi saro’ personalmente grato se porterete un amico. Ancor meglio un ragazzo che veda il film la prima volta. Ma anche un anziano che ricorda le riprese del 1964. Questi ospiti allargheranno non la platea di un cinema ma di una comunità che deve costruire nuovi percorsi di passione civile e culturale cercando il bene comune.

La mia struttura è mononucleare. Vi lavoro da solo. Non riesco quindi a poter avere rapporti costanti con tutti. Ma attraverso social e media riesco a dialogare. Mi rivolgo a tutti coloro che hanno progetti, idee, consigli e critiche da rivolgere a me o alla Fondazione che dirigo e rappresento. Potete scrivermi o telefonare. Sto iniziando a lavorare per creare un canale pubblico dove far convogliare prodotti audiovisivi del nostro territorio che si augura possa diventare una vetrina pubblica che dal locale si allarghi al globale. Trovate il mio numero in calce. Non sempre riesco a rispondere. Alle mail rispondo sempre. Ho l’obbligo di avvisare che non sono un bancomat o un assessorato che cerca clientele. Cerco di essere solo un facilitatore della comunità.

In merito alle questioni musei e archivi. Dialogo da sempre con Mimì. Mi pregio di avere la sua stima. Da poco ho iniziato a discutere anche con il figlio Peppe dopo aver spesso interloquito con Mario e Tony. Non ho al momento spazi e risorse per favorire la loro meritoria opera. Ho dato disponibilità nel dare un contributo scritto all’ultimo libro, ho offerto mostre in comodato, ho dato disponibilità nel partecipare alle manifestazioni dell’Associazione Pasolini. Come Fondazione mi sono dato un percorso . Sono riuscito a far postare nella Finanziaria regionale 50000 euro utili ad avere un quadrante istituzionale necessario per istituire un pubblico Museo del cinema a Matera. Progettazione, studio e digitalizzazione per uno spazio adeguato sono l’inizio del percorso che mi spetta e che necessita per custodire molti tesori e che potrà assumere caratteristiche di attrattore turistico e di polo di ricerca. Il resto è vita.

Ho iniziato a scrivere con il buio e ora l’alba di un nuovo giorno illumina queste sentite parole. Aspetto le vostre per crescere ancora e migliorare nel mio ruolo pubblico ma anche come persona. Vi auguro una buona giornata.

Grazie dell’ascolto

2 Comments

  1. AntonioR. says:

    E’ una ottima iniziativa la celebrazione Pasoliniana a Matera, per quanto un pò rovinata da previsioni di spesa esagerate, dati i tempi di ristrettezze e di necessità di rivedere le spese pubbliche.
    Ed è anche appropriato che la Film Commission, data la sua natura, promuova iniziative cinematografiche, come quella di martedì prossimo a Matera, al Cinema Duni, legate al Vangelo secondo Matteo.
    Invece, come ho già scritto nel commento al post di Giovanni Caserta, le opinioni sull’intellettuale e scrittore (nonchè regista) Pasolini, possono essere variegate, come è giusto e inevitabile.
    Personalmente, rileggendo di recente alcuni interventi di Pasolini sul Corriere della Sera, penso che di personaggi di quel calibro ci sarà sempre bisogno in ogni epoca.

  2. paride leporace says:

    Grazie Donato

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