I due voti per Matera espressi dalla Commissione Green

Salvatore AdduceDI ANTONIO RIBBA – Ieri la Commissione internazionale, incaricata di selezionare la capitale europea della cultura per l’anno 2019, ha espresso non uno ma, nella sostanza, due voti. Uno esplicito, e pure sofferto, almeno stando ai resoconti odierni della stampa, attiene al trionfo di Matera che sarà, dunque, capitale europea della cultura.

Un secondo voto, ovviamente non espresso dalla Commissione ma che consegue dalla sua scelta, riguarda Matera 2015, cioè l’elezione del nuovo sindaco di Matera, che è prevista tra pochi mesi: auguri e complimenti a Salvatore Adduce per entrambi i voti.

Il rilievo che oggi la stampa nazionale attribuisce alla nomina di Matera chiarisce, se mai ce ne fosse bisogno, l’importanza che ha la vittoria per la città. Ci saranno positive conseguenze d’immagine, di notorietà e, quindi, anche rilevanti conseguenze economiche, associate sia alle risorse pubbliche, che di necessità dovranno affluire su Matera per prepararla al meglio all’evento, sia al maggiore afflusso di visitatori che la nomina a capitale della cultura si porterà dietro.

Nella situazione di crisi economica e sociale, che da anni si abbatte sul Mezzogiorno e sulla Basilicata, si tratta di un effetto positivo non trascurabile. E non solo per la città.

Va riconosciuta la lungimiranza di alcuni grandi vecchi dell’alta borghesia cittadina, in primis De Ruggieri e Buccico, tra i primi a sostenere la candidatura a capitale della cultura europea, nonché l’impegno e la passione di alcune associazioni culturali, pioniere dell’iniziativa. Tuttavia, va anche detto che senza la convinzione con cui l’amministrazione Adduce ha, prima sposato e poi perseguito, con decisione, l’obiettivo, il traguardo sarebbe stato chiaramente impossibile.

I collaboratori di questo blog, dal sottoscritto a Giovanni Caserta, passando per i collaboratori più giovani, non hanno fatto mai mancare qualche critica, non tanto alla candidatura in sé quanto, soprattutto, a certi aspetti del processo, chiamiamolo così, evolutivo della candidatura stessa.

Per quanto mi riguarda, più di un anno fa, proprio su questo blog, espressi critiche a due aspetti del Dossier provvisorio: un linguaggio eccessivamente retorico e obiettivi un po’ pretenziosi; un piano di interventi strutturali previsto sull’arco di pochi anni che faceva tornare alla mente il famoso “Libro dei Sogni” di Fanfaniana memoria.

O questi limiti sono stati corretti o, più probabilmente, la loro effettuale realizzabilità non è stata adottata quale criterio di valutazione predominante dalla Commissione. (O, magari, gli obiettivi dei concorrenti erano ancor più irrealizzabili e di minor valore).

Ciò detto, aggiungo che alcune delle cose più belle che ho visto realizzare sulle reazioni e sui festeggiamenti cittadini alla notizia della nomina di Matera, sono i video postati su Hyperbros alcune ore fa dall’ottimo Donato Mola.

Tra l’altro, in quei resoconti video si apprezzano la comunicazione a caldo del Sindaco, rivolta soprattutto alle future generazioni di materani, nonché le abilità ballerine di Verri. Così, “lo straniero” Verri mostra anche altre virtù, oltre alla capacità di direzione del gruppo di lavoro ed alla competenza, ampiamente dimostrata (“dimostrata” ex ante, non ex post dopo la nomina di Matera a capitale europea della cultura).

Certamente, uno dei fattori decisivi per la vittoria è stata la notevole partecipazione dal basso di individui ed associazioni. Per esempio, pare che a Lecce, una delle città più accreditate per la vittoria finale, in piazza ad attendere l’esito della partita ci fosse solo una minima frazione dei cittadini presenti invece a Matera.

Retorico dire che la sfida entra ora nella fase più dura, cioè entra nella fase delle realizzazioni concrete e non solo della stesura di buoni documenti progettuali. Il più grande merito di Adduce, osservabile ad oggi, risiede nel suo talento naturale di generale fortunato: dalla elezione per un pugno di voti nel 2010, fino alla selezione per un voto di scarto per Matera Capitale.

Tuttavia, semmai qualcuno nutrisse ancora qualche residuo dubbio sull’affidabilità delle nostri classi dirigenti, si potrà sempre confidare nel peso dei vincoli esterni che questa vittoria “europea” della città tenderà ad imporre all’operato futuro delle amministrazioni comunali (e sovracomunali) e, in termini più generali, all’operato delle forze economiche e sociali del territorio.

18 Comments

  1. Francesco Filippetti says:

    Davvero sconcertante questo peana incondizionato ad un Sindaco ed un`amminiatrazione davvero disastrosa nelle sue 6 giunte in poco meno di 4 anni e mezzo. Matera2019 – che non era nemmeno nel programma elettorale adducendo – é una buona opportunità per una tra le città più belle ma peggio amministrate d`Europa. Ma non puo` diventare la foglia di fico per coprire il disastro di una città abbandonata a se stessa.

  2. AntonioR. says:

    Caro Francesco, se ti riferisci al mio post, tutto si può dire fuorché sia un peana incondizionato al sindaco in carica. Quanto alla tua affermazione che Matera sia una delle città peggio amministrate d’Europa, ti faccio notare che non è possibile separare il giudizio su Adduce dalla scelta che la sua amministrazione ha fatto di puntare a su Matera quale capitale europea della cultura. I critici di Adduce, e io sono certamente tra questi, dovrebbero avere l’umiltà di chiedersi: cosa hanno visto i commissari in Matera e (quindi cosa hanno visto anche nel suo governo) che io non riesco a vedere?

  3. Francesco Filippetti says:

    Caro Antonio, mi permetto di criticare il tuo metodo di indagine. La competizione ECCO 2019″ ha poco a che fare con la qualità amministrativa. Basta andarsi a rileggere. I documenti di “gara”.Comune e, soprattutto Regione hanno investito molti denari nella competizione, assicurando lauti ingaggi ai componenti del think-tank del Comitato. Quanto al resto,i commissari sono stati probabilmente colpiti dalla “Grande Bellezza” dei Sassi. Matera ha vinto grazie al suo giacimento che gli antenati ci hanno lasciato e che pochi illuminati materani del passato hanno contribuito a difendere e valorizzare. Negli ultimi decenni – compresa l`amministrazione Adduce, caso Mulino Alvino di-ocet – Matera ha fatto molti passi indietro a livello di tutela e valorizzazione della sua unicità storica e urbanistica. Matera2019 servirà ad invertire la disastrosa tendenza? Non con questa amministrazione. Non con Adduce.

  4. Francesco Filippetti says:

    Errata corrige: “ECOC 2019”; “docet”.

  5. Kit Karson says:

    Spero che essere saltato qualche anno fa sul carro degli organizzatori di Matera 2019 non rappresenti un merito per il quale Matera debba tenerselo altri cinque anni, considerato che, secondo la mia modesta ma imparziale opinione, non ha fatto una sola cosa buona (e quando la doveva fare, se stava sempre in giro a presenziare sorridendo?)
    P.S.
    Dopo “lancia in resta” di qualche post fa, anche questa volta sono dovuto andare su Wikipedia: Peana! Si vede che non ho fatto il Classico …

  6. AntonioR. says:

    Il “voto” espresso dalla Commissione Green a favore di Adduce, non è detto debba essere condiviso dagli elettori materani. Ma, ma, mi pare che sia diventato più difficile per i contendenti interni al Pd e al Csx uscire baldanzosi allo scoperto. Il Cdx quasi non esiste e per 5 stelle l’impresa è ardua. Dunque, solo una decisione autonoma di Adduce lo togliera’ di scena. Ipotesi a cui però non credo.
    In quanto al liceo classico, non l’ho fatto neppure io!

  7. Kit Karson says:

    Opportuno il riferimento agli elettori materani, ma solo fino a un certo punto: ho l’impressione che se il PD candidasse un cavallo, questo diventerebbe sindaco, a Matera.

  8. R tantone says:

    Con Ribba avevamo previsto che ottobre sarebbe stato dirimente anche per le candidature future.sarà pur vero che vittoria dipende in larga parte da patrimonio di antenati,ma comunque e’ un qualcosa di concreto da mettere sul piatto di prossime amministrative,
    insomma meglio questo tema per decidere il sindaco,rispetto al vuoto politico e correntizio del passato.certamente bisognerà vigilare perché Ecoc 2019 non diventi foglia di fico per i progetti dei faraoni del cemento e del mattone(tipo mega teatro ) allo stesso modo sarebbe opportuno evitare di concentrarsi troppo sull’intuiti personae,come questa frase di Grima su quotidianoweb sembra prospettare :”Il direttore artistico da oggi è di nuovo a Matera, con qualche ora di ritardo a causa degli orari dei voli per Bari, ma il calendario è già piuttosto chiaro: «Dovremo capire come mettere in atto subito questo programma, prevedendo una notevole espansione del team perchè servono competenze diverse». Le politiche culturale saranno il nodo centrale del futuro? “Costruiremo un fortissimo team nella fondazione per realizzare tutto ciò che avevamo previsto e scritto nel dossier. Possiamo fare un ottimo lavoro, bisogna solo prendersi un po’ di tempo per non fare nulla di corsa, il team dovrà essere internazionale e radicato nel territorio. Sarà un lavoro duro».
    Ps ho incollato anche pezzo su aerei in ritardo perche’ adesso che abbiamo vinto anche Grima ammette che c’è un problema per trasporti 🙂

  9. Salvatore Adduce says:

    Ribba per cortesia rivedi un pochino i calcoli sul presunto voto (solo 1????) di scarto. Si tratta semplicemente del fatto che Matera prende 7 gli altri 6 voti vanno alle restanti cinque città . E dai!!… Almeno adesso riconosci di esserti sbagliato….quasi su tutto…

  10. AntonioR. says:

    Ripeto: di vittoria sofferta hanno parlato i quotidiani nazionali, in particolare il Corriere della Sera nel suo resoconto. Se il Sindaco ha informazioni diverse, e se sono quelle corrette, allora non si tratta di una semplice maggioranza di ballottaggio tra citta’. Va bene.
    Per il resto, non vedo su cosa dovrei essermi sbagliato: le opinioni non appartengono alla categoria dell’errore.

  11. AntonioR. says:

    Questo è l’articolo del Corriere della Sera in cui si parla di lunga discussione nella Commissione e di “maggioranza di appena un voto”. Comunque, Adduce, guarda che “generale fortunato” non è una diminuzione: Napoleone li voleva così i suoi!

    http://www.corriere.it/cultura/14_ottobre_17/capitale-europea-cultura-matera-vince-ed-esulta-5e933b24-5618-11e4-8d72-a992ad018e37.shtml

  12. Giovanni Caserta says:

    Via Lamanna, ore 10 circa, giorno 17, venerdì

    Incrocio una signora magra, macilenta, curva, addetta alle pulizie delle scale e dei portoni nei paraggi. Mi ferma. Nella bocca ha non più di tre, quattro denti.

    – Professore – mi chiede -, vincerà Matera?
    – Cosa? – rispondo avendo la testa altrove
    – Il premio dell’Europa
    – Ah non so. Speriamo – dico, passando istintivamente alla 1^ persona plurale.
    – Speriamo assai. Dicono che arriveranno tanti soldi
    – Ah, sì. Tanti soldi
    – Ché ci vuole per i giovani. E dicono che arriverà tanto lavoro. Per i giovani.
    – Sì, tanto lavoro – assicuro
    – Ci ho tanti figli e nipoti, disoccupati. Vedi, lavoro ancora io. E non ho le forze.
    – Sì, tanto lavoro
    – Speriamo che vinciamo, allora
    – Ah sì, vinceremo, vedrai – dico stendendole la mano, non più reggendo a questo dialogo, cui non ho tolto una virgola. – Vinceremo, vedrai – aggiungo.

  13. Kit Karson says:

    Come si può notare nell’ultima pagina di questo breve documento contenente le regole procedurali per la competizione al titolo

    http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&ved=0CCUQFjAA&url=http%3A%2F%2Fwww.capitalicultura.beniculturali.it%2FgetFile.php%3Fid%3D29&ei=GOtDVPacH4jOaLmfgtgE&usg=AFQjCNHuNU1fcKAKfWZa9e4KUE0hvjbnuQ&bvm=bv.77648437,d.d2s&cad=rja

    il Ministero auspica, al punto 10, che la giuria raggiunga l’unanimità.

    Il fatto che la Città dei Sassi non abbia ottenuto l’unanimità in quanto i progetti concorrenti erano di ottima qualità, sta proprio a significare che si è trattato di una vittoria difficile, sofferta, non scontata. E ciò rende ancora più encomiabile l’opera di quelli che hanno lavorato per regalare a Matera questa grande possiibilità di sviluppo.

  14. gioschi says:

    dice bene, antonio ribba, quando afferma che il risultato della votazione della commissione green ha, di fatto, anche scelto il candidato sindaco del csx per il prossimo quinquennio…vorrei proprio vedere perchè adduce dovrebbe ritirarsi dalla corsa: per fare cosa? abbiamo una classe dirigente che non ha futuro, se non in politica e che, spesse volte, tende a non ritirarsi neanche dopo aver raggiunto l’età del pensionamento (questo iscriverebbe il “mestiere” del politico fra quelli sicuramente meno usuranti!)….adduce ha un solo merito: aver fatto il sindaco “europeo” ossia aver puntato tutto su questa candidatura, che si è trasformata in un riconoscimento per matera…se dovesse essere valutato per le “cose amministrative” adduce è il sindaco che si è costituito contro i suoi cittadini, in tribunale, sulla vicenda del palazzone di via dante…..è anche il sindaco che ha voluto sostenere e fatto approvare la superlottizzazione di matera90…..alla fine bisogna essere realisti: ci terremo lui (con tutto l’amore per il mattone) ma anche matera2019….purtroppo matera2019 durerà un anno, mentre i guasti già prodotti e che saranno prodotti nei prossimi anni, saranno per sempre, come i diamanti….solo che, dai diamanti, non nascono fiori…..ps abbiamo contestato il modo e il merito nella composizione della squadra per matera2019, ma la squadra ha vinto, quindi su questo bisogna rendere onore a lui…..

  15. Kit Karson says:

    PS
    Tengo a precisare che il fatto che ho giudicato straordinario il lavoro che ha portato al titolo di Capitale, non significa che abbia apprezzato il testo del dossier, che anzi ritengo in tante parti addirittura ridicolo. Penso che sia stata mirabile la capacità di coinvolgere popolazione e territorio, immaginando così una miriade di eventi che hanno portato a centrare il bersaglio.

  16. Salvatore Adduce says:

    Il destino dei “politici” è un bell’argomento…. Noi, io mi sono occupato del destino di Matera e credo di aver offerto una visione strategica molto forte. Non ho lavorato per le prossime elezioni e ciò è testimoniato dal fatto che non mi sono per niente ripiegato sulla “manutenzione”della coalizione nè del consenso. Abbiamo costruito una bellissima piattaforma sulla quale tutti sono stati invitati a salire a cominciare da uomini di pensiero compresi gli “opinionisti” che non sono esentati dall’esercizio della cittadinanza. Mi piace molto leggere i racconti di Roberto Napoletano, direttore del Sole 24 ore che anche oggi non manca di rilevare il valore “meridionalistica” della scelta di Matera, frutto di una visione poco propensa al “pianto antico”. Sono turbato dal’accanimento terapeutico di alcuni che forse avrebbero preferito che Matera non conquistasse questo primato, di misura o no, non ha importanza. Dovrebbe far riflettere almeno il fatto che della partita erano città come Venezia , Bergamo, Mantova, Palermo, Siracusa, Agrigento Pisa e, naturalmente Siena Ravenna Perugia Lecce Cagliari, quest’ultima con un sindaco giovane moderno innovatore. Il progetto è forte, ulteriormente migliorabile ed è affidato soprattutto ai giovani. Nessuna retorica giovanilistica ma, al contrario uno stimolante invito alla partecipazione, all’assunzione delle responsabilità, a cominciare da quelle politiche, anche par mandare in pensione quelli come me…

  17. AntonioR. says:

    Dagli opposti commenti di Filippetti (post incondizionatamente pro-Adduce), e di Adduce (post pregiudizialmente anti-Adduce), ricavo la conclusione che è bello non tanto l’essere primi, o secondi, ma l’essere terzi!

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