Per quanto possa sembrare provocatoria e falsa la frase del titolo, se avrete la bontà di seguirmi nel ragionamento, ne converrete anche voi, e per almeno due motivi. Naturalmente non mi riferisco tanto alla sua costante e qualificata presenza in quello che è stata la culla del MoVimento 5 Stelle, cioè il Meetup. Con il nickname di Alice, Antonio Ribba era una delle presenze più attive, prolifiche e partecipative del Meetup Matera 1 Amici di Beppe Grillo, che per assonanza con il
“grillo parlante” si chiamavano “Sassi parlanti”.
In quel piccolo laboratorio politico, vi erano quasi tutte le attuali spinte innovative della cultura e politica materana, dal creatore di questo blog (Donato Mola), al sottoscritto (Francesco Foschino), ad Antonio Ribba, Alfredo Morfini,
Mirella Liuzzi, Gianni Schiuma, Angelo Giordano, Sofia e Gigliola Bernardi, Carmela Stella, Enzo Epifania, Vanni Saponaro, Marcello Favilli, Mimmo Savino (che poi se ne andò, quasi profeticamente, diremmo oggi), Valeria Cosola, Gianni Perrino,Tonino Manicone, Mariateresa Cascino, Francesca Ciannella, Francesco Filippetti, Mimmo Genchi, Domenico Bennardi, Saverio Dinardo, Michelangelo Camardo, Angela Calia, Pietro Moliterni, Roberto Cifarelli, Luigi Mazzoccoli.
La presenza nel meetup non costituiva aderenza alla linea di Grillo, anche se forse avrebbe dovuto, come predicavano i fondatori e attivisti del Meetup Matera 2, “Sassi emigranti”, che avrebbero quindi fondato la Lista CiVica Matera 5 stelle. Era chiaro però come tutti gli iscritti del Meetup nutrissero il comune sentimento di inadeguatezza dei partiti politici, pur quando essi stessi ne facessero parte.
La vera linea di rottura si ebbe con l’ufficiale trasformazione del movimento da politico ad elettorale. L’idea di partecipare all’agone politico delle elezioni, e farsi una forza politica effettiva fu rigettata con forza da Antonio Ribba, e da altri, ed egli senza esitazioni cancellò la propria iscrizione dal meetup, coerentemente con la sua appartenenza al PD.
Di lì a poco la spinta innovativa dei meetup andò scemando: era stata fagocitata dalla forza politica del MoVimento 5 stelle, a cui non tutti gli aderenti del meetup decisero di partecipare. Alcuni, tornando nell’alveo di Mamma PD, altri rimasero orfani, altri costituendo una forza elettorale concorrente: Matera Cambia (da poco entrata nel MoVimento 5 Stelle). Pochi mesi dopo il Meetup ormai
deserto chiudeva per sempre.
Se alcuni continuarono lo sforzo politico all’interno di 5 stelle, gli orfani del meetup si trovarono senza un luogo alternativo di scambi di opinione, se non il dispersivo facebook. Questo blog in parte ne prese il posto, ed è qui che Antonio Ribba ha cominciato a scrivere i suoi post nella rubrica”Analisi (f)utili”, prima che diventassero articoli, come quello odierno, per Il Quotidiano.
Dopo questo doveroso riassunto degli ultimi anni, veniamo alle due motivazioni per cui Antonio Ribba è del M5S (ma non lo sa): la prima di metodo, la seconda di sostanza.
1. L’idea che fosse internet il luogo principe della discussione e della decisione è del tutto avulsa ai tradizionali partiti, ed è invece fondante per il M5S. Ed è su internet che Ribba ha cominciato il suo percorso di opinionista politico. Un luogo dove esiste un continuo confronto, dove tutti possono dire la propria opinione, proporre e controproporre, dove ognuno risponde della propria opinione
e non rappresenta nè altri, nè la linea editoriale di un organo, diversamente dagli altri partiti, dalle tv e dai giornali. E’ soltanto dopo 5 anni di crescita in rete, che Antonio Ribba si “istituzionalizza”, cominciando a scrivere per Il Quotidiano. Questo non impedisce, ma anzi obbliga Ribba a continuare ad avere un continuo e proficuo contatto con la rete, dove non ha smesso di pubblicare i
suoi articoli e post (a volte lo stesso, come quello di oggi), perchè è il contatto con la rete che lo nutre di nuovi stimoli e di scambi di idee, molto meglio del giornale stampato. Ribba usa un mezzo tradizionale come la carta stampata del “Quotidiano” come terminale delle sue riflessioni, ma usa il web per formarsele e per metterle alla prova del fuoco dei lettori. Ribba ha compiuto nel giornalismo lo
stesso percorso che il M5S ha compiuto in politica: sostituite a “Il Quotidiano” il Parlamento della Repubblica, ed a “carta stampata” “partito politico” ed il gioco è fatto. Il metodo che il M5S usa e userà nella politica è insito nella stessa esperienza di Ribba.
2. Il motivo principale è però il seguente. Ribba è convinto tanto quanto il M5S della totale inadeguatezza della classe dirigente della politica attuale. Ha tuonato spesso contro i feudi del Partito Democratico, e la politica clientelare che ne è alla base. Ha violentemente richiesto maggiore etica, ha condannato la paralisi totale del PD locale, silente e restio a qualunque proposta di cambiamento, ha domandato spazio per nuovi protagonisti. Il suo partito è stato sordo ad ogni sua richiesta, tronfio nella sua spocchia oligarchica. Sia Ribba che il M5S partono dalle medesime constatazioni, e ambiscono allo stesso obiettivo: la sostituzione dell’attuale, disastrosa classe politica. Ribba e M5S danno due risposte diverse, ed alla prova dei fatti Ribba dà quella sbagliata, il M5S quella corretta. Ribba ha ritenuto che per dare una scossa al PD il modo più efficace fosse votarlo. I cittadini come me e come molti di quelli citati sopra hanno pensato che il modo più efficace fosse quello di combattere la malapoltica sostituendosi ad essa, avendo questa dimostrato la completa incapacità a migliorarsi. Si è creato dal nulla un partito, ci si è candidati alle elezioni, senza soldi, senza mezzi e senza potere, per dare una spallata violenta ad una classe politica chiusa, riottosa e supponente. Ribba può continuare a bussare alla porta aspettandosi che Antezza, Folino e Santochirico si alzino dalle poltrone per andare ad aprire, nella vana illusione che le lascino, foss’anche per qualche attimo. Noi, dopo aver invano bussato (referendum, raccolta di firme per leggi popolari, proposta di zeroprivilegi, partecipazione politica, articoli e post),
abbiamo sfondato la porta. Ora sediamo al loro stesso tavolo. Alla poltrona abbiamo preferito lo sgabello, perchè tanto non staremo seduti per molto, al massimo due mandati, e soprattutto abbiamo lasciato la porta aperta. Non si bussa più per entrare e non si origlia più per ascoltare.
Quando Ribba maturerà quale sia la risposta corretta per un completo ricambio della classe politica, un salvifico stravolgimento del metodo ed una profonda rivoluzione dell’onestà, comprenderà di essere anche lui del MoVimento 5 Stelle.
PS: Non lo sa ancora, quindi a questo post risponderà “Non lo sono e non potrei mai esserlo!”.
Lo dicevo io che tu sei per il M5s lucano cio’ che fu Gianfranco Miglio per la Lega 🙂
personalmente non sono d’accordo sulla analisi del perchè il 1 meetup di matera, di cui io e alfredo siamo stati fondatori, sia stato chiuso. da parte mia l’abbandono è stato dettato più che altro da certe modalità narcisistiche autolesionistico/onanistiche di determinate persone piuttosto che la non adesione alla svolta del movimento e mi spiace rilevare che a distanza di anni queste dinamiche persistono.
Ragazzi, vi stimo per tanta perseveranza e allo stato attuale lungimiranza. Non ho votato grillo perche’ pur condividendo alcune finalita’, non condivido il metodo. Voi parlate da anni e di fatto siete un incubatore politico e di idee. E questo é molto positivo al di la’ della condivisione o meno delle stesse. Ma é il vero significato del “pensare” e dialogare. Ma mi sembra, e vorrei essere smentito, che Grillo non ha questa impostazione. Per questo non credo che “pensatori” come Ribba possa essere accumunato al M5S. Per lo stesso motivo per cui i grillini non saranno per due legislature al potere (in parlamento). Proprio perche’ mi sembra che il dialogo non sia nel modus operandi. Non giudico, constato. Forse per carita’ é anche corretto. Ma sicuramente non collimante con il fatto che in parlamento specie in questo momento ci vuole dialogo tesi antitesi e sintesi.
Se Foscus ha ragione, io sono 10 anni avanti rispetto al Partito democratico e 10 anni indietro rispetto al Movimento 5 Stelle, così da essere destinato inesorabilmente all’irrilevanza, per sordità degli interlocutori, nel caso del Pd, o per sordità mia rispetto all’avanguardia 5 Stelle.
In verità, Francesco, nei momenti di raro ottimismo, ed applicando ai feudatari del Pd il tuo apparato logico, concludo anch’io che sono ormai tutti d’accordo con me. Ma non lo sanno (ancora). Quindi c’è sempre Speranza.
Comunque, tutto sommato, mi è piaciuto, ed ha pure toccato qualche corda della mia vanità, questo affettuoso ritratto da vecchio zio un pò rincitrullito che mi hai dedicato.
A proposito del vecchio zio un pò rincitrullito, e non prima di aver notato che almeno sul Senatore Vito i Meetup materani non hanno avuto alcuna responsabilità di incubazione, mi ha colpito leggere che anche l’affascinante neo-deputata era dentro il forum Parlante (o nell’Emigrante, con cui pure incrociai per un pò la spada). Sinceramente non me lo ricordavo. Sarà il cervello che invecchia oppure ella aveva un nickname impossibile?
In conclusione, data la sollecitazione del post, dedico qualche secondo all’introspezione e mi chiedo: sono io, seppur incosciamente, appartenente al Movimento 5 Stelle?
E la risposta è ……………………………………………………….. …………….. ………….. …………………….. ………….. …… …………….. ………………………………………………………………… …………………………Non lo sono e non potrei mai esserlo!
Che la tua Speranza sia all’Antezza di darvi una Viti politica migliore. Tu non hai mai suonato il Folino al PD, anzi hai tuonato DeFilippiche e per questo ti snobbano come fossi il manuale della Giovane Margiotta.
PS: in realtà Vito Petrocelli è stata una delle colonne portanti del Meetup Qui Matera Libera (che sostituì i Sassi emigranti). Mirella invece aveva il nick Mirtilla.
questo pezzo mi ha ricordato una gag presente in un vecchio film con nino manfredi…l’attore (un operaio stradale) racconta ai colleghi che “semo tutti froci”, per una questione di ics e di ipsilon…ed al collega che gli fa notare che a lui “gli piace andare con le donne” manfredi risponde chiedendo “tu fai gemiti quanno fai l’amore?”…”vuol dire che, magari, sei ermafrocito con gemito”…ebbene, nel dubbio, sto cercando di capire di che ermafroditismo è il buon zio ribba, fra m5s e pd! tu, antonio, hai più ics o ipsilon? 🙂
Gioschi, data la riflessione politica a carattere psicoanalitico in corso di svolgimento, non posso che dichiararmi omosessuale latente.
Riguardo ai politici allevati sul Meetup morfiniano, non possiamo dimenticare altre due promesse della politica materana dell’epoca: Saverio Acito, l’indimenticato di Hyperbros, e Tito Di Maggio, ora emergente Montiano. Tra l’altro con Saverio abbiamo preso un caffè nel periodo natalizio e l’ho trovato dentro la sua abituale lucidità e grinta ultramaterana.
Sempre sul Meetup, come non ricordare lo scambio di idee che avemmmo anche con Lello Giura Longo, candidato sindaco di Matera, e lui sì invece piuttosto dimenticato dai vertici del suo ex partito. La prima vera diaspora nella sinistra tradizionale lucana si ebbe proprio nel 2007 a Matera. All’epoca, la risposta fu abile ma essenzialmente tattica, nella convinzione ci fossero solo un pò di primitivi politici-primedonne materane da domare e da riportare all’ovile. Quella grave sottovalutazione è uno degli elementi dell’odierno disastro della sinistra politica a Matera città ed in Basilicata.
A questa discussione mancano i commenti arrivati su Facebook. Provo a pubblicarli:
Donato Mola: Mi piace, ma… qualcosa non mi convince… fino in fondo. Devo rifletterci. Antonio, in questi anni, mi ricorda un po’ troppo Domeniko (Domenico Bennardi) con la K (dell’epoca)
Antonio Materdomini: io l’ho incontrato di persona e secondo me….foschino ha ragione
Francesco Foschino: Se spingo a riflettere dicendo “Ribba è del M5S” ho centrato il punto.
15 ore fa · Mi piace · 1
Donato Mola: Antonio sta solo aspettando il momento buono per “rinnovare” dal di dentro il proprio amato partito non so se mi spiego.
Antonio Manicone: però se decide di entrare nel Movimento deve strappare pubblicamente la tessera del PD
Donato Mola: P.S. Temo Antonio non possa leggere questi commenti… più tardi li inserisco sul blog, se tutti mi date l’approvazione
Antonio Manicone: per me fai pure
Domenico Bennardi: cacchio bei tempi quelli! E si c’eravamo proprio tutti. Avevamo una voglia matta di cambiare le cose e citando Gaber ci sentivamo bene, come più di noi stessi. Donato, ci siamo scontrati spesso ma penso che tu abbia capito un pò di me e io altrettanto (forse però più tu di me). Personalmente sono sempre stato legato ad un pensiero di sinistra e tu lo sai. La sinistra che avrei voluto, quella che ho sempre immaginato che fosse è una sinistra laica, pacifista, democratica, a favore dei diritti civili, del lavoro e delle classi più deboli. Ho sempre immaginato una classe politica di sinistra lontana dal potere, ma vicina alla politica e alle persone, socialmente aggregativa. Per tutti questi motivi sento che gli attuali partiti di sinistra non m appartengono, ma per gli stessi motivi ho ritrosie con il movimento di Grillo di cui apprezzo tante cose, la partecipazione, la democrazia diretta, i contenuti. Ma nonostante lo segua da tanti anni, ancora non so dire quanto la politica di Grillo si avvicini a quell’ideale di politica con cui sono cresciuto o quanto se ne discosti. Probabilmente hai ragione, forse in questo sono vicino ad Antonio.
Antonio Materdomini: io.ti querelo(cit.) ahahahaha fai.pure anche per me
Francesco Foschino: Sì, Domenico Bennardi. Bei tempi quelli. Bellissimi questi. Fantastici quelli che verranno.
Saverio Dinardo: che foto che avete tirato fuori! sono seduto a raccogliere le firme! Bei tempi anche se state nascondendo e sottovalutando le acredini e gli screzi tra i due meetup, non so se vi ricordate i trattamenti sanitari obbligatori, le liti goliardiche e i vaffanculo espliciti! Tornando a bomba comunque non credo Antonio Ribba sia dello stesso avviso di Foschino ma raccolgo il suo spunto per riflettere anche sulla mia posizione. E’ indubbio che avete raggiunto con grande determinazione un risultato (in termini di aggregazione, coinvolgimento e progetto, non parlo solo dei voti) nemmeno immaginabile in quei tempi “sperimentali”. Non sapevo nemmeno che Mirella scrivesse sui meetup (che nick aveva?). E pensate che cosa si potrebbe diventare se si unissero e collaborassero anche i vari dr.Kenz, le sorelle bernardi, anakin e qualche altro “incognito” illustre. “La meglio gioventù”! Mah! Chissà che futuro ci attende. Io per ora posso solo inchinarmi e complimentarmi con chi ha investito così tanto in termini di tempo, immagine e braccia come voi. Ho grandi perplessità sulla leadership del genovese, l’ho sempre manifestata e ancora attendo la prova dei fatti ma aver visto come avete fatto gruppo e disinnescato potenziali bombe narcisiste o opportuniste mi fa pensare che siete davvero in gamba, avete gli anticorpi per combattere i virus e che in voi si può riporre la fiducia. Chi vivrà vedrà. Certo che se Alice fa come dice Foschino pago da bere a tutti per festeggiare, sarebbe una grandissima risorsa oltre che una grandissima svolta.
Donato Mola: Si, bei tempi quelli. Meno belli questi. Spero fantastici quelli che verranno. Ma sono pessimista di natura. Intanto un po’ tutti stiamo continuando un impegno pur se su fronti diversi, ed è questa la cosa che, credo, accomuna persone cosí diverse tra loro.
P.s. oltre agli scontri con dk, ricordo con nostalgia, le cacciate di Foschino dal meetup
Donato Mola: Ma dr. Kenz, serena, tempa rossa… ?
Saverio Dinardo: vogliamo parlare di come foschino ha da solo fatto vincere le elezioni a buccico? cos’era un decalogo? non ricordo benissimo e la discussione iniziata da Alice sul destrutturare per ristrutturare la sinistra? filosofia pura
Saverio Dinardo: e iugol ve lo ricordate?
Donato Mola: Era proprio un post di foscus sul meetup che lesse sul palco saverio acito
Donato Mola: Anakin comunque dovrebbe avere una copia su dvd del forum
Antonio Materdomini: andatevi a fare una pizza tutti assieme, non sto scherzando!
Antonio Materdomini: secondo me puo’ essere qualcosa di positivo…
Francesco Foschino: ho anche io la copia del forum…
Saverio Dinardo: mi piace assai
Giovanni Schiuma: davvero bei tempi….ed un bel gruppo, litigiosamente unito, ricco di tante personalità, tutte diverse e di valore assoluto…si può sapere che cazzo ci è successo?
Domenico Bennardi: mo piango
è vero non erano assolutamente tutte rose e fiori ma era bello come se la città si fosse svegliata e se non ci fossero stati i meetup credo che matera non sarebbe stata la città lucana nativa del movimento
Antonio Materdomini: che teneri…… :))))))))))
Giovanni Schiuma: materdomini, abbi un pò di rispetto per i tuoi papà!
C’erano anche Gianni Centonze e Giovanni Calia.
Vi siete dimenticati di Carlo Magni aka Luachan, buuuh
Bei tempi si 🙂
Ribba un M5S inconsapevole? Mah, tutto può essere, ma non lo credo possibile. Potrebbe votare M5S, questo si perché no 🙂
C’era anche un terzo motivo, ma non l’ho messo per pudore.
Antonio è il sosia di Gianroberto Casaleggio!!!
Beh, devo dire che di strada ne avete fatta da allora. Non so se Antonio è inconsciamente un grillino. Continuo a sapere che è una grande mente, lucida ed analitica. Un po’ troppo cartesiana per i miei gusti. E cmq. sono contento di aver gettato la pietra nello stagno. Se la politica cambierà, e purtroppo non mi riferisco solo ai partiti, ma ad un insieme più complesso di regole, etiche e pensieri, è anche perché c’erano e ci sono persone che ragionano con la loro testa. In bocca al lupo per il futuro
Alcune cose rapide, semi-serie.
1. Vi ringrazio tutti per gli elogi: sono sempre graditi e fortificano lo spirito, ma mi hanno fatto tornare alla mente l’atteggiamento che si ha con i morti, di cui in genere si esaltano le qualità e si smussano i difetti!
2. Fossi un sentimentale, con tutti questi bei ricordi sui Meetup avrei già allagato di lacrime la mia scrivania. Ma, come accade con i primi amori, il tempo fa dimenticare i piatti che ci si è tirati appresso, gli insulti che sono volati a ripetizione, le epurazioni dei rami secchi e i vari melodrammi con annessi duelli rusticani. Naturalmente, concordo che nell’insieme si trattò di una notevole esperienza di partecipazione democratica, per la quale occorre essere grati ad Alfredo ed a Vanni che ebbero l’idea di fondare il primo Meetup. Anche se poi, di fatto, fu soprattutto Alfredo a salire sulla croce.
3. Molti riferimenti alla filosofia nei vostri interventi. Ci tengo tuttavia a sottolineare che io non ho mai studiato Spinoza!
4. La somiglianza con Casaleggio, in effetti, c’è davvero. Ma ancora per poco, visto che la mia scorta di capelli, a parte qualche sacca di eroica resistenza, si sta ormai esaurendo.
5. Mi pare d’uopo, a questo punto, organizzare nei prossimi mesi una grande rimpatriata con tutti gli ex soggetti-meetup e con i partecipanti a questo divertente dibattito scatenato da Foscus. Il quale Foscus, ovviamente, dovrà pagare per tutti. Al limite, dividendo la spesa con alfredo. Ad occhio e croce, penso che dovrà prenotare un intero ristorante. Spero che (ex) Appicciafuc vorrà partecipare, visto che, mi pare, non ci siamo mai incontrati di persona.
6. Infine, sono state dimenticate alcune persone di rilievo del meetup, inevitabile dopo agli anni trascorsi. Alcuni nomi sono stati ripresi nei commenti. Mi pare che ci manchi ancora di evocare alcune donne che diedero un notevole apporto, prima fra tutte Natalia, con la sua (e anche mia) amica arrabbiata di Rifondazione Comunista (ho un vuoto di memoria, mi scuso, sul suo nome nick e reale in questo momento) e la Miss Barbatrucco-Serena degli ultimi mesi del meetup.
Lucia Serino oggi sbatte il mostro nel sommario di prima pagina. Oltre al tweet di risposta a Santarsiero, mi sembra che anche le argomentazioni di Foscus contenute in questo post sulle nuove frontiere dell’informazioni e delle analisi in rete, abbiano suscitato perplessità ( e qualche preoccupazione) nel direttore del Quotidiano. A me pare che anche la parte del post relativa al rapporto rete-carta stampata contenga qualche esagerazione. E’ comunque un classico delle analisi più ispirate di Foschino: la sua logica Aristotelico-formale esclude la possibilità di spinte centrifughe rispetto al nucleo centrale delle sue tesi.
Per completezza riporto il tweet che hanno messo nel sommario di prima pagina:
Santarsiero (PD, Sindaco PZ): Abbiamo perso. Ma ora torneremo fra la gente!
Foschino: Mentre capivate di tornare fra la “gente”, la “gente” è andata in Parlamento.
la nomenckaltura clientelare del pd menoelle verrà sconfitta totalmente solo se i cittadini tutti capiranno che la vita ha speranza se rinunciano a qualsiasi sudditanza… la via è stata aperta, andiamo avanti
Presente!
Grazie Antonio di esserti ricordata di me e della mia (tua) amica rifondaiola che forse, nel frattempo, non lo è più …! Giusto per rinfrescarsi la memoria, come anche voi tutti avete fatto, ho frequentato il meetup dalla nascita e seguito spaccature ed evoluzioni partecipando a voli pindalici e cadute (di pensiero) di ogni genere…E’ stata per me un’esperienza molto positiva e feconda che mi ha fatto entrare in relazione con anime belle, alcune delle quali frequento ancora con piacere…Il mio allontanamento, avvenuto all’incirca nel momento della nascita del movimento 5 stelle, non è dovuto a fattori ideologici o critici nei confronti del movimento stesso, che continuo a seguire, con la passione e la speranza che ci accomunano verso le sorti del bel paese, nonostante non riesca a non percepire le contradizioni del megafono grillo-pensiero.
L’ex soggetta meetup, capitata navigando su questo blog di Hyperbros, che saluto con affetto, è disponibile alla grande rimpatriata…che, magari, potrebbe essere occasione di riflessione sul presente (da dove veniamo e dove stiamo andando).
Se poi ritenete che di riflessioni ne abbiamo le tasche piene, e come darvi torto, ci abbandoneremo al più bieco o salutare goliardismo, perchè no…tipo le rimpatriate degli ex liceali vent’anni dopo!
Ma, mi raccomando…ricordatevi anche di django…!
Natalia
Cara Natalia,
la cena di rimpatriata è rimasta in sospeso perchè Foscus non ha ancora ufficializzato la sua disponibilità ad offrire. Ma va compreso perchè il soggetto in questo periodo è molto impegnato a menare fendenti ultragrilini un pò in tutte le direzioni. Comunque è chiaro che le riflessioni politiche (e non solo quelle) sarebbero rigorosamente bandite dalla serata!
Mi sono ricordato il nome della mia (tua) amica rifondarola: Teresa Ambrico (la memoria a noi anziani va e viene).
Mi colpisce però la tua affermazione che nel frattempo ella non sia più di Rifondazione: non avrete per caso seguito Senator Vito nei CARC? Se così fosse dovrei rivedere la mia stima di 20 militanti su tutto il territorio nazionale per questa grande forza comunista!