Breve e concisa provocazione a margine di tre fatti di stretta attualità in questa (violenta) campagna elettorale

Milano, via De Amicis 14 maggio 1977: Giuseppe Memeo punta una pistola contro la polizia durante una manifestazione di protesta; foto di Paolo Pedrizzetti. Quest’immagine è diventata l’icona degli anni di piombo.
Direi che i tempi sono maturi per mettere fuorilegge i partiti estremisti (di destra e sinistra) dalle competizioni elettorali (e badate bene qui non si sta mettendo sullo stesso livello fascismo e antifascismo).
Il livello di scontro in una campagna elettorale fin’ora solo verbale dove (comunque) non ci sono più avversari ma nemici, si sta spostando pericolosamente nelle piazze e a livello fisico.
Ieri è stato legato e pestato a Palermo un dirigente di destra, oggi a Perugia è stato accoltellato un militante di sinistra mentre affiggeva manifesti mentre poco fa è stata trovata una scritta (“morte alle guardie” con due svastiche ai lati) sulla base di cemento di una lapide commemorativa di Aldo Moro in via Stresa a Roma.