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Blitz (in incognito) di Berlinguer sul treno Salerno – Potenza

Aldo BerlinguerPartiamo dai fatti. Sabato 19 luglio, alle ore 13:54 l’assessore regionale alle infrastrutture, Aldo Berlinguer, scarozzandosi dietro il trolley, si è presentato in stazione ed ha preso il treno per percorrere la tratta “Salerno-Potenza”.

Berlinguer ha constatato “de visu” le condizioni a dir poco “poco” dignitose (e anche poco sicure) a cui sono costretti viaggiatori e personale di bordo della tratta.

Delle tre carrozze che compongono il treno, una sola di “nuova” generazione, le altre due vetuste, con porte sgangherate e senza aria condizionata. “Come si fa ad azionare un po’ di aria fresca?”, chiede l’assessore al capotreno. Risposta: “Se vuole aziono il riscaldamento, l’aria condizionata qui semplicemente non c’è”.

Non è quindi una questione di manutenzione, questi treni sono talmente vecchi che non offrono il benché minimo comfort al viaggiatore. “Con il caldo estivo, se vi fosse un cardiopatico, saremmo a rischio salute”, dice un viaggiatore.

Un altro aggiunge: ci è andata bene oggi che almeno un treno c’è… Io la mattina faccio spesso la Foggia- Potenza ed è disponibile solo una vecchia 668, treno datato strapieno di pendolari. Gli altri si accomodino sugli autobus… Perché, se io pago il biglietto per viaggiare in treno?

“I treni migliori li hanno messi al servizio della metropolitana di Salerno – aggiunge un altro viaggiatore – e alla Basilicata hanno riservato tutto il peggio possibile”. Non parliamo poi del personale di bordo, macchinista in testa, davanti a un quadro comandi che ricorda certi arnesi della seconda guerra mondiale e costretto a tenere al collo un foulard per asciugare il sudore. Sono condizioni di lavoro inaccettabili anche per loro.

Insomma, un servizio totalmente deficitario che non può proseguire in questi termini.

“Non è giusto – afferma l’assessore Berlinguer – che si rivendichi sempre e comunque il pagamento dei corrispettivi del contratto di servizio senza che alcun peso venga dato alla qualità di quest’ultimo. Un contratto che si rispetti ha una prestazione e una controprestazione. Cosa fa Trenitalia per dimostrarsi adempiente? E’ questo il servizio che garantisce? Da ora in avanti attiveremo tutti gli strumenti ispettivi necessari a monitorare la qualità del servizio. Non ci sono figli e figliastri e i lucani meritano anzitutto rispetto”.

Il giovane Aldo, che a quanto pare in Basilicata nessuno conosce (almeno e qui mi ripeto “de visu”) dopo aver verificato di persona le condizioni dei lucani “utenti” di Trenitalia ora pretende (sono parole sue) dalla stessa azienda che vengano osservati gli obblighi contrattuali sia nei confronti della Regione che (soprattutto) venga rispettata la dignità e garantita la sicurezza dei viaggiatori lucani.

Forse perché impegnato (personalmente) con il Festival Folk, sia perché di sabato un po’ tutti erano a pazzeggiare al mare, la notizia è passata inosservata (o forse no?). A pensarci bene però non è un male. Dato che i tweet e le continue lamentele e prese di posizione sulla stampa di altri ben più conosciuti e radicati politici lucani non hanno sortito alcun effetto sinora forse il metodo “Berlinguer” puo’ rivelarsi più efficace. Senza clamori, zitto zitto, lui si presenta in incognito e verifica di persona, e di certo non le manda a dire.

A questo punto, lo inviterei a non disfare il trolley e a mettersi in viaggio sulle FAL verso Matera, e poi “da” Matera, dopo magari una attenta compulsazione delle Corse (e se ha tempo si interessa pure della navetta per l’aeroporto di Bari – Palese). Gli fornisco un’utile imbeccata: dal giorno 27 luglio 2014 e sino al giorno 24 agosto 2014 saranno soppresse le seguenti corse feriali: Bari – Matera delle ore 6.15 e 19.05; Matera – Bari delle ore 8.15 e 14.10 e festive: Bari – Matera delle ore 18.20; Matera – Bari delle ore 18.40 (secondo autobus) e 21.00 (secondo autobus).

In esclusiva per i nostri lettori le foto del Blitz di Berlinguer. Avvertenza: per facilitare le sue prossime anonime incursioni ne abbiamo oscurato l’identità.

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