di FRANCESCO FOSCHINO – Dopo decenni di pubblicazioni e ricerche che hanno riguardato il patrimonio materano si è portati a ritenere ormai interamente nota la consistenza dei beni culturali.
Due appassionati di storia locale, abili ricercatori d’archivio e instancabili esploratori come Angelo Fontana e Raffaele Paolicelli hanno invece dimostrato che il patrimonio materano può riservare ancora bellissime sorprese.
E’ il caso della chiesa rupestre di San Pietro de Morrone (noto ai più come Papa Celestino V), nella zona della Civita ed ancora completamente inedita. Sono proprio loro due a raccontarci della scoperta della chiesa e a fornirci una puntuale descrizione del luogo di culto, ancora ben riconoscibile nonostante negli ultimi 3 secoli sia stata prima cantina, poi abitazione e poi in stato di completo abbandono.
A titolo personale, faccio appello a Comune e Sovrintendenza affinché, come promesso, il bene sia bonificato e messo in sicurezza.