In un clima di grande incertezza il capo dello Stato ha avviato le consultazioni al Quirinale per la formazione del nuovo governo
I primi a colloquio sono stati i presidenti di Senato e Camera, Casellati e Fico (che si è recato al Colle a piedi, dettaglio questo che farà la gioia dei titolisti e a seguire dei detrattori e non del M5S), poi Napolitano che uscendo dalle stanze del Quirinale si è rivolto ai giornalisti scherzosamente: “Non mostrate sorpresa!”.
Fuori dalle stanze del presidente della Repubblica intanto si moltiplicano appelli, commenti e dichiarazioni dei vari esponenti
In primo piano quelli di Forza Italia con il capogruppo alla Camera, Maria Stella Gelmini che, scaramantica afferma “ci fidiamo di Salvini, rompere il Centrodestra sarebbe un errore”, anche se quelle che suonano come le ultime parole famose sono di Tajani “sono certo che Salvini non romperà il patto con gli elettori”.
Per sapere cosa si agita nel PD occorre chiedere alla nostra retroscenista preferita, Angela Mauro: “E sul governo nel Pd si tenta il ‘Renzicidio’. Marcucci blinda il no al M5s ma Martina e i non-renziani ottengono l’assemblea ad aprile”.
E sul governo nel Pd si tenta il 'Renzicidio'. Marcucci blinda il no al M5s ma Martina e i non-renziani ottengono l'assemblea ad aprile https://t.co/onLVIhWPLa
— Angela Mauro (@angela__mauro) 3 aprile 2018
La linea di Salvini, sintetizzata dallo stesso leghista su Twitter rimane quella dell’apertura al M5S “ma senza veti”.
A differenza dei 5Stelle, la Lega esclude qualsiasi alleanza di governo col PD bocciato dagli italiani.
La coalizione che ha preso più voti è quella di centrodestra e da questa si riparte, dialogando anche con i 5Stelle ma senza subire veti o imposizioni. pic.twitter.com/euLJBVtNYV— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 3 aprile 2018