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10 domande al candidato Presidente Tito Di Maggio

Tito Di MaggioDopo le 10 domande poste (e risposte) a Marcello Pittella, dopo quella inviate (e inevase) a Piernicola Pedicini, spediamo altrettanti quesiti al candidato Di Maggio.

  1. Caro Tito Di Maggio, non crede risulti un po’ demotivante, per l’elettore chiamato alle armi per promuovere il cambiamento politico in Basilicata, sapere che il candidato Presidente del centrodestra, in caso di sconfitta alle elezioni regionali, opterà per rimanere al Senato? Si direbbe proprio la partenza per una battaglia che poi resterà incompiuta.
  2. Oggi abbiamo letto sul Quotidiano di Basilicata la rivelazione di Marco Pannella secondo cui il Pdl aveva offerto a Pittella il ruolo di candidato Presidente del centrodestra. Dunque, la scelta Di Maggio sarebbe stata un mero ripiego dell’ultimo minuto visto che Marcello, alla fine, preferì accordarsi con il centrosinistra?
  3. Il suo programma elettorale è snello ed essenziale, il che è positivo perché in tal modo si evita di presentare una piccola enciclopedia in stile programma Pittella. Ma, purtroppo, almeno in alcune parti, risulta anche un po’ troppo generico, mancando indicazioni sulle priorità degli interventi e sulla quantificazione delle risorse necessarie. Emblematica, in tal senso, la parte sulle infrastrutture: “Potenziare la rete infrastrutturale oggi tallone di Achille per l’economia della regione” o “Potenziare gli investimenti in infrastrutture…”. Mi chiedo: chi potrebbe mai dissentire da affermazioni così ragionevoli?
  4. Noto che anche lei, come già Pittella nella parte relativa ai rapporti con l’Università di Basilicata, dichiara di voler aprire nuovi Corsi di Studio più innovativi. Ora, comprendo che la Regione fornisca ingenti risorse a Unibas, ma se è per questo anche il Fondo di Finanziamento Ordinario con cui lo Stato finanzia le università consiste di diversi miliardi di euro, eppure non mi è mai capitato di leggere in un programma di governo o in una dichiarazione del Ministro dell’Università il suggerimento di una lista di Corsi di Laurea indicata perentoriamente ai Rettori! Ci faccia, dunque, capire meglio questo punto.
  5. Data l’assenza nel suo programma di qualunque riferimento all’approvazione del nuovo Statuto e della nuova legge elettorale regionale, le chiedo se può indicarci quale sia il suo orientamento in materia di legge elettorale. In particolare, pensa sia preferibile un semplice ritocco all’attuale sistema, con abolizione del listino e mantenimento del voto di preferenza, oppure propende per l’adozione di un sistema basato su piccoli collegi uninominali, secondo la impostazione prevalente nelle più avanzate democrazie?
  6. Dovesse essere eletto Presidente, con quali criteri formerebbe la sua Giunta regionale? È già in grado di darci i nomi di qualche assessore che chiamerebbe a collaborare con lei?
  7. Un’altra parte non trattata nel suo programma riguarda i costi della politica e, più nello specifico, il trattamento economico onnicomprensivo dei consiglieri regionali. Va detto che, per la verità, nella scorsa legislatura non si è notato su questo tema un particolare impegno del centrodestra. Le chiedo se lei pensa almeno di promuovere una riforma dell’attuale sistema di rimborsi forfettari, previsti per i consiglieri nell’abnorme cifra di 4.500 euro mensili, che non contiene alcuna precisazione operativa della nozione di “Spese per l’esercizio del mandato” e che non prevede alcun obbligo di rendicontazione.
  8. Una curiosità (anzi due): nella sezione riguardante la “Questione Petrolio” lei scrive che occorre superare il Memorandum così come la card carburanti. I due “superamenti” suonano un po’ strani, dal momento che si tratta di due fiori all’occhiello sempre rivendicati dal Pdl e, in particolare, da Viceconte che ne è stato uno dei principali promotori. Ma ha fatto leggere la bozza del suo programma all’Onorevole Viceconte?
  9. Seconda curiosità: lei fa qualche accenno nel suo programma, in riferimento alle politiche promozionali sul turismo, alla ormai mitica candidatura di Matera a capitale europea della cultura 2019. Apprezzabile, dal nostro punto di vista, l’assenza di eccessivo slancio retorico su questo punto. Tuttavia, notando anche che alcuni candidati al Consiglio regionale della provincia di Matera, chiedono addirittura un impegno ad orientare tutta la programmazione economica 2014-2020 della Regione verso l’obiettivo Mt2019, le devo chiedere se lei ritenga davvero strategico il Dossier Matera 2019.
  10. È inevitabile una domanda sui problemi di legalità e di lavoro nero che affliggono il distretto materano del mobile emersi nel corso della trasmissione Piazza Pulita di lunedì scorso. Ammettiamo pure strumentalità, estremizzazioni e superficialità del servizio televisivo ma è indubbio che il problema esista davvero. Allora, le chiedo quali iniziative lei intenda promuovere, sia nella sua veste di imprenditore operante nel distretto che in quella di uomo politico, su questo grave problema.
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